Repubblica Dominicana | 14a Biennale
Curatore: Laboratorio de Architectura Dominicana (LAD)
Progetto di allestimento: Shohei Shigematzu
Fair concrete / La feria concreta
Padiglione della Repubblica Dominicana
Il padiglione della Repubblica Dominicana alla Biennale di Venezia racconta la storia dell’architettura moderna nel paese caraibico a partire dal 1930, quando l’uragano San Zénon distrusse una gran parte degli edifici in legno della capitale, Santo Domingo. Il regime, che aveva da poco preso il potere, colse l’occasione per esprimere la sua autorità cambiando radicalmente le normative edilizie nel paese, rendendo il calcestruzzo materiale obbligatorio per la ricostruzione di Santo Domingo, ribattezzata Ciudad Tujillo. Così calcestruzzo divenne per la gente sinonimo di progresso e modernità. Un simbolo di questo processo è l’edificazione, nel 1955, della Feria de la Paz y Confraternidad del Mundo Libre, una fiera internazionale volta a presentare la Nazione come paese guida della regione Caraibica. Gli edifici e gli spazi pubblici realizzati per la Feria esistono tutt’oggi e rappresentano un esempio delle contraddizioni del paese, dato che di giorno sono occupati da Enti Governativi, mentre di notte l’area diventa sede di attività illegali.
Gli spazi dell’ Arsenale che ospitano le mostre della biennale di Venezia sono stati ricavati nelle strutture dismesse della darsena militare del 13 °secolo.
Venezia
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