Il Giardino delle Cento Terrazze di Tadao Ando ad Awaji
Tadao Ando, il Giardino delle Cento Terrazze, Awaji, Giappone.
Foto di 663highland via Wikimedia Commons, licenza CC BY 2.5.
Noto per l’attenzione quasi maniacale per la natura e per la ricerca incessante volta a realizzare un rapporto armonioso fra architettura e paesaggio naturale, Tadao Ando ha progettato e realizzato importanti edifici in tutto il mondo, ma la sua attenzione per la natura si è manifestata anche attraverso piccoli gesti, come la foglia di ciliegio che ha voluto fosse impressa su una delle pareti in calcestruzzo del Padiglione delle Conferenze del Vitra Campus a Weil am Rhein, per ricordare un albero che era stato rimosso per costruire l’edificio.
L’impronta della foglia di ciliegio sul muro di calcestruzzo del padiglione delle conferenze progettato da Tadao Ando per il Vitra Campus di Weil am Rhein. Foto di Peters Picture via Flickr, licenza CC BY-SA 2.0.
Il progetto presentato in questo post, noto come Il Giardino delle Cento Terrazze, è esemplare rispetto alla visione di Ando. Come nel caso della foglia del padiglione del Vitra, il progetto nasce dal desiderio di sanare una ferita inferta dall’uomo alla natura.
Il giardino sorge infatti ad Awaji, una piccola isola nella prefettura giapponese di Hyōgo, il cui paesaggio è stato pesantemente modificato nel corso degli anni Settanta e Ottanta a causa dell’ asportazione di terreno usato per vari progetti da realizzare nella Baia di Osaka, (tra i quali anche l’aeroporto di Kansai). Come è facilmente intuibile, l’ambiente naturale dell’isola è stato gravemente danneggiato e, a rendere la situazione ancora peggiore, nel 1995 l’area è stata colpita dal grande terremoto di Kobe che ha causato la morte di oltre 6000 persone.
Questi eventi hanno spinto Ando a proporre alle autorità locali un ambizioso progetto che potesse in qualche modo risarcire l’ambiente naturale dell’isola, trasformando Awaji in un parco-memoriale per le vittime del terremoto e, come dice l’architetto, “in un simbolo di rinascita che commemora morte e devastazione celebrando i loro opposti: vita e bellezza”. Il progetto è stato di conseguenza intitolato Awaji Yumebutai, che in giapponese significa “Awaji, luogo per i sogni”.
Planimetria di Awaji Yumebutai. Il Giardino delle 100 Terrazze è al centro della planimetria, in alto. Immagine Tadao Ando Architects & Associates.
Costruito in posizione panoramica sul fianco di una collina, e pensato come giardino di preghiera e tributo alle vittime del grande terremoto di Kobe, il giardino Hyakudan-En (letteralmente “i cento gradini” in lingua giapponese), è costituito da 100 piccoli giardini quadrati, ognuno dei quali misura 5 metri di lato, circondati da rampe di scale, 14 gradini sui lati sud e nord per superare 2 metri di dislivello e 7 gradini sui lati est e ovest per 1 metro di dislivello. L’esito di questo, apparentemente semplice, schema forma uno spazio verde terrazzato, che combina un rigoroso disegno geometrico con la vivacità di colori e profumi di una grande varietà di arbusti e piante fiorite appartenenti soprattutto alla famiglia dei crisantemi.
I gradini che formano le rampe di collegamento sono realizzati in calcestruzzo faccia a vista mentre i muretti di contenimento di ciascun giardino sono in pietra grigia locale.
Il Giardino delle Cento Terrazze è suddiviso in tre zone principali: la prima è un giardino di meditazione chiamato “Giardino di preghiera per gli dei del mare”, il secondo è un giardino con piante da frutto e erbe aromatiche detto “Giardino del raccolto” e il terzo, che è piantumato con essenze native dell’isola, è intitolato “Giardino del prato di Awaji”.
Terminato a marzo 2000, Awaji Yumebutai, il progetto di rigenerazione dell’isola è un sistema formato da giardini e piazze pubbliche con stagni e piccole cascatelle, un giardino botanico e una serra tropicale, un centro conferenze con un auditorium da 100 posti, un teatro all’aperto, un padiglione per la cerimonia del te, una chiesetta (curiosamente chiamata “Cappella di Mare”, in italiano) un tempio buddista, oltre a un albergo, negozi e ristoranti.
“Il ventunesimo secolo non è più un epoca in cui la natura può prendersi cura da sola di se stessa. Ognuno di noi deve avere una forte volontà di vivere in unione con l’ambiente e valutare attentamente ogni azione che in qualche modo possa andare contro la natura. Spero che questo (progetto) sia un incentivo a migliorare, anche di poco, la conoscenza dell’ambiente, della natura intorno a noi – come gli alberi di un giardino, i torrenti, il Monte Rokko o la Baia di Osaka – ma anche i cambiamenti globali a lungo termine e di disastri naturali come i terremoti.” Tadao Ando.
Particolare del Giardino delle 100 Terrazze. (Hyakudan-En). Foto Victorillen via Flickr, licenza CC BY-NC-ND 2.0.
Il Giardino delle 100 Terrazze (Hyakudan-En). Foto di Tama-Chan via Flickr, licenza CC BY-NC-ND 2.0.
Il Giardino delle 100 Terrazze (Hyakudan-En). Foto di Brian Wu via Flickr, licenza CC BY-NC-ND 2.0.
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