Architetto, urbanista, artista visuale, designer, scrittore. Benché celebre in vita quanto Albert Einsten, Charles-Édouard Jeanneret-Gris (1887 – 1965), meglio conosciuto come Le Corbusier, è stato un personaggio assai diverso da ciò che oggi chiamiamo un’archistar.
Nato a La Chaux-de-Fonds, una cittadina svizzera nella regione del Jura prossima al confine francese, in tutta la sua vita e la sua opera Le Corbusier unì un rigore tutto svizzero con un pizzico di spirito mediterraneo, che gli derivava dal suo background culturale Romancio, dall’ammirazione per l’architettura e l’arte classiche e rinascimentali, e dalla sua familiarità con Parigi e con il sud della Francia, dove visse per gran parte della sua carriera professionale.
Questa combinazione di influenze culturali diverse – così come il definirlo semplicemente “un maestro del razionalismo” sia lontano dal descriverne compiutamente la personalità – è evidente, per esempio, nei suoi lavori del dopoguerra ed in molti dei suoi dipinti.
In realtà, l’opera di L-C combina insieme quella che chiamiamo oggi “modernità”, comprendendo in essa anche quella rivoluzione tecnologica che caratterizzò la prima parte del Ventesimo secolo, con una profonda ammirazione per la storia dell’arte evidente, ad esempio, nell’influenza di Vitruvio e Leonardo da Vinci sulla genesi del Modulor.
Perfino il soprannome Le Corbusier (con le sue varianti Corbu e L-C), ci rivela qualcosa sul suo carattere reale; il nome deriva dalla parola francese corbeau (corvo) ed è un’allusione all’aspetto fisico del suo portatore, allampanato e dal naso aquilino, creata da lui stesso negli anni ’20 per siglare i propri scritti ed I propri dipinti. Un tocco d’ironia che forse molti non si aspetterebbero da un serio architetto svizzero. Così come non penso che molte archistar accetterebbero di farsi fotografare intenti a dipingere completamente nudi o mentre stanno scherzando e passando il tempo insieme ad un oste e ad alcuni pescatori in una calda giornata estiva nel sud della Francia, al giorno d’oggi.
Attualmente, edifici di Le Corbusier aperti al pubblico possono essere visitati in Francia, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Argentina, India e Giappone.
Questa pagina si concentra in particolare su alcuni aspetti specifici dell’opera di Le Corbusier; ad esempio, presentando tutti e quattro i musei realizzati su suo progetto, compresi quelli raramente descritti in altri siti, e articoli su mostre, sia permanenti che temporanee, dedicate al maestro di La Chaux-de-Fonds.
Foto di copertina: Gisèle Freund, “Le Corbusier, Parigi” (1961) © Centre Pompidou, Guy Carrad © Estate Gisèle Freund/IMEC Images ; dalla mostre “le Corbusieer. Mesures de l’homme”, Centro Pompidou, Parigi, 29 aprile – 3 agosto 2015; per gentile concessione del Centro Pompidou.
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