Alper Derinboğaz – 14° Biennale di Architettura di Venezia

Luogo: Venice, Italy
Committente: Istanbul foundation for culture and art
Ideazione e progetto: Alper Derinboğaz
Animazioni: Candaş Şişman (https://vimeo.com/103460631)
Suono: Harun İyicil, Ferit Özgüner
Consulente alla produzione: Salih Küçüktuna
Mappe digitali: Ahmet Ünveren, Zoe Georgiou, Metehan Cem Arabacı
Testi: Ömer Kanipak, Alper Derinboğaz, Enise Burcu Karaçizmeli
Testo di Riccardo Bianchini, Inexhibit
Fotografie: Italo Rondinella, Andrea Avezzu
Foto aggiuntiva: Inexhibit

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Foto © Riccardo Bianchini

Alper Derinboğaz | Modalities of the Spontaneous
XIV Biennale di Venezia Architettura

Fra i contributi presenti nel padiglione della Turchia alla 14° biennale di architettura in corso a Venezia  (link all’articolo qui), c’è un interessante lavoro di Alper Derinboğaz, dello studio Salon Architects di Istanbul.
La ricerca di Alper Derinboğaz, intitolata Modalities of the Spontaneous, presenta una affascinante analisi sulle trasformazioni della struttura urbana di Istanbul. Partendo dal dato di fatto che le più grandi città turche siano cresciute in modo spontaneo nel corso del tempo,  Derinboğaz mostra come i caratteri morfologici del territorio e le condizioni socio economiche abbiano condizionato l’evolversi dei centri urbani nel corso degli ultimi 100 anni e come probabilmente continueranno a farlo in futuro.

Modalities of spontaneous è costituita da un video di 3.15 minuti e da cinque pannelli a rilievo realizzati in poliuretano, rispettivamente intitolati “Topography I and II as an Actor”, “New Neighbors”, “Concentric Fields” e “Topographic Passages”; tutti di grande impatto visivo.
I primi due pannelli  rappresentano come le caratteristiche topografiche abbiano influito sullo sviluppo dei quartieri destinati alle classi sociali più elevate di Istanbul, il terzo spiega l’evoluzione del quartiere di  Levent mentre negli ultimi due Derinboğaz riflette su come l’attuale morfologia urbana di Istanbul potrebbe condizionare il futuro sviluppo della città.

Il curatore del padiglione Murat Tabanlıoğlu e il coordinatore del progetto Pelin Derviş, rimarcano come il progetto di Derinboğaz esponga un nuovo modo di leggere le stratificazioni di Istanbul, da Taksim a Levent ; un coraggioso tentativo di decifrarne i codici evolutivi.


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