L’estensione dello Stedelijk Museum di Benthem Crouwel
Cliente: Città di Amsterdam
Benthem Crouwel Architekten
Ingegnerizzazione: Arup
Tecnici ingegneri: Imtech
Stedelijk Museum Amsterdam, l’edificio storico (A.W. Weissman, 1895) e la nuova estensione progettata da Benthem Crouwel Architects. Foto: John Lewis Marshall, courtesy of Stedelijk Museum.
L’estensione del Museo Stedelijk | Benthem Crouwel Architekten
Lo Stedelijk è da sempre considerato “il” museo di Amsterdam per quanto riguarda l’arte moderna e contemporanea. Fondato nel 1895, è ospitato fin dalla sua apertura in un edificio neo-rinascimentale progettato da Adriaan Willem Weissman. Nel 1938 l’allora direttore del museo, Willem Sandberg, decise di rimuovere tutte le decorazioni interne e di dipingere le sale di bianco creando così uno dei primi “white-box” all’interno di un edificio espositivo storico.
Dopo quasi un secolo di ininterrotta attività i segnali di obsolescienza dell’edificio, e l’inadeguatezza evidente in termini di requisiti antincendio e di standard minimi di conservazione delle opere, hanno spinto gli amministratori a considerare l’opportunità di intervenire: dopo un iter molto travagliato, nel 2004 allo studio Benthem Crouwel Architekten è stato assegnato l’incarico per il progetto di restauro e per l’ampliamento del museo. I lavori sono stati completati nel 2012.
I 9.400 metri quadrati di superficie dell’estensione del Museo sono l’elemento più importante del progetto vincitore del concorso. Il grande volume fornisce allo Stedelijk un nuovo spazio d’ingresso, in posizione opposta a quella preesistente, molti servizi innovativi per i visitatori e gallerie espositive supplementari. Tuttavia uno degli esiti più significativi del nuovo edificio è la creazione di un rapporto rinnovato tra il museo e lo spazio urbano circostante: lo Stedelijk infatti, insieme con il Rijksmuseum, il Museo Van Gogh e la sala concerti Concertgebouw, si affaccia sul parco Museumplein, creando uno dei più interessanti poli culturali d’Europa.
Stedelijk Museum Amsterdam, vista dal Van Gogh Museum.
Foto: John Lewis Marshall, courtesy of Stedelijk Museum
Un volume bianco completamente trasparente al suo piano di ingresso: la nuova ala è stata concepita per essere chiaramente distinta dall’adiacente sede storica in mattoni bruni. Nonostante questo le sue proporzioni, ed in particolare l’ altezza, sono state accuratamente “sintonizzate” sul vecchio edificio di Weissman.
Mentre la pianta è rettangolare, il nuovo corpo presenta una particolare forma in elevazione che l’ha ben presto resa nota e le ha attribuito il curioso soprannome di “vasca da bagno”: il volume si espande progressivamente dal basso per concludersi con un grande tetto piano sporgente che fornisce protezione all’area esterna adiacente all’ingresso e la raccorda al parco.
Benthem Crouwel ha scelto di dare all’edificio una struttura portante “leggera”, realizzata principalmente in acciaio, mentre il rivestimento esterno è costituito da un materiale innovativo: 271 pannelli realizzati con un materiale composito a base di Twaron ®, una fibra para-aramidica prodotta dalla società olandese-giapponese Teijin, normalmente adottata nella costruzione delle imbarcazioni. L’utilizzo di questo materiale ha consentito la realizzazione di un sistema unico, leggero, ignifugo e durevole.
Stedelijk Museum Amsterdam e la scultura di Richard Serra’s. Foto: John Lewis Marshall, courtesy of Stedelijk Museum.
Stedelijk Museum Amsterdam visto da Van Baerlestraat. Foto: John Lewis Marshall, courtesy of Stedelijk Museum.
Stedelijk Museum Amsterdam, la facciata dell’edificio vista da Museumplein.
Foto: Ernst van Deursen, courtesy of Stedelijk Museum.
L’edificio è costituito da tre livelli, due fuori terra e un’interrato.
Il piano d’ ingresso contiene la hall, una biblioteca e un ristorante; il livello interrato ospita il più grande spazio espositivo presente attualmente nei Paesi Bassi e un piccolo teatro. Altre gallerie espositive sono situate al primo piano insieme ai collegamenti con il vecchio edificio. Dal piano interrato i visitatori possono raggiungere direttamente il primo piano attraverso un volume tubolare giallo che racchiude due scale mobili, in modo che tutti gli spazi espositivi siano comunque collegati senza interruzioni.
Le gallerie espositive sono neutre, di colore bianco e chiaramente ispirate ai principi espositivi introdotti da Sandberg negli anni Trenta. Gli spazi al piano superiore godono dell’ illuminazione naturale grazie alla presenza di una serie di tagli nel solaio di copertura. Dall’interno del museo la distinzione tra i vecchio e il nuovo edificio – così netta all’esterno – è quasi impercettibile.
Insieme alla realizzazione dell’estensione anche l’edificio storico del 19° secolo è stato oggetto di una completa ristrutturazione facendo dello Stedelijk, con una superficie complessiva di 26.000 metri quadrati, uno dei più importanti e innovativi centri centri d’arte contemporanea in Europa.
Una vista della mostra ‘Tomorrow is a Different Day – 1980 – Now.
Foto: Gert-Jan van Rooij
copyright Inexhibit 2025 - ISSN: 2283-5474