Il mondo magico di Joseph Walsh
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Libreria Enignum, 2009, frassino, foto Andrew Bradley
Il mondo magico di Joseph Walsh
Nonostante l’età relativamente giovane, Joseph Walsh (1979) è in breve diventato una delle figure più influenti e riconosciute del design contemporaneo.
Ciò che rende il suo lavoro speciale è una combinazione sorprendente di qualità progettuale e manifattura, che spinge curvatura, formatura e intaglio del legno oltre i limiti convenzionali. In tal senso, Walsh è una delle espressioni contemporanee più alte della figura del designer che produce in proprio e controlla tutto il processo produttivo, dalla concezione alla finitura dei pezzi.
Designer autodidatta, Walsh ha iniziato a creare pezzi unici e arredi in serie limitata nel 1999, in un laboratorio ricavato all’interno della fattoria di famiglia nella contea di Cork, in Irlanda.
Benché noto soprattutto per i suoi “arredi scultorei” in legno, Walsh lavora anche con altri materiali come il marmo, la pietra arenaria, il rame e la resina. Mentre l’estetica dei suoi pezzi evoca le forme dell’impressionante paesaggio del sud dell’ Irlanda – talvolta dolce, talvolta tormentato – il lato pratico e concreto del suo approccio ha origine, come egli stesso afferma, dal fatto di essere cresciuto in una fattoria dove costruire, aggiustare e manutenere utensili e attrezzi del lavoro era cosa quotidiana e normale. Ed è proprio in quella fattoria che Walsh ha costruito il suo primo oggetto di arredamento, una madia, quando aveva soltanto dodici anni (lui stesso ammette che gli ci vollero ben sei mesi per terminarla).
In genere, ogni progetto ha inizio da schizzi e modelli realizzati da Walsh, che vengono poi sviluppati nel laboratorio passando per varie fasi – scelta del materiale, segatura, intaglio, curvatura e assemblaggio – fino ad arrivare al processo finale di finitura, in genere fatta con olio o resine naturali. Gli oggetti di maggiore dimensione sono prefigurati nel dettaglio anche attraverso tecnologie di modellazione tridimensionale e di verifica strutturale.
Ovviamente, dato che Walsh utilizza legno naturale per la maggior parte dei suoi progetti, un’accurata selezione della materia prima è un fattore chiave; questo è il caso in cui essere allo stesso tempo designer e produttore fa davvero la differenza “durante la selezione dobbiamo prestare la massima attenzione ad ogni difetto del legno, questo è uno dei grandi vantaggi di lavorare allo stesso tempo come designer e costruttore, ovvero che puoi davvero capire il materiale e così esaltare al massimo le potenzialità dell’oggetto che realizzerai” dice Walsh in un’intervista del 2010.
Oltre a progetti su commissione, Walsh ha realizzato negli ultimi anni un insieme di pezzi unici ed oggetti in serie limitata, oggi presenti in musei e in collezioni private sia in Europa che negli Stati Uniti.
Joseph Walsh, foto di Andrew Bradley
La serie Enignum
Le prime creazioni che nel 2009 hanno portato alla ribalta internazionale il lavoro di Joseph Walsh sono state quelle della serie Enignum I – che comprendevano un tavolo da pranzo, una serie di sedie ed una libreria – tutti realizzati con sottili fogli curvati in legno di frassino sovrapposti. Tutti i pezzi di Enignum (un nome che unisce le parole latine enigma e lignum) condividono alcuni elementi comuni: sicuramente la fascinazione di Walsh per le forme della natura ma anche la presumibile influenza di alcuni dei più originali designers del XX secolo, tra i quali è impossibile non citare Carlo Mollino. Detto ciò, Walsh è stato capace di fare un passo ulteriore e rendere i propri lavori unici mantenendo l’intero processo, dall’ideazione alla produzione, sotto la propria completa responsabilità.
Sedia Enignum I, 2009, legno di frassino e pelle scamosciata; foto Andrew Bradley
Enignum I, tavolo da pranzo (vista d’insieme e dettaglio) 2009, legno di frassino; foto Andrew Bradley
Tavolo-console Enignum III, libreria Enignum XXX e sedia Enignum VIII, 2017, legno di frassino. Foto Andrew Bradley
Le serie Erosion/Equinox
Nello stesso periodo, Walsh ha anche sperimentato tecniche costruttive differenti, ad esempio con la serie Erosion, gruppo di tavoli realizzati sovrapponendo ed incollando una sull’altra sagome piane in legno per ottenere forme fluide che ricordano pezzi di legno erosi dall’acqua e dal vento. Una tecnica simile è stata utilizzata anche per la sua scultura murale Equinox Wall , dove il senso del movimento e del cambiamento di stato nel tempo è ottenuto dalla successione di sagome verticali nelle quali varia il profilo anteriore.
Erosion I, tavolo da pranzo, 2009, frassino; foto Andrew Bradley
Erosion I, tavolino da caffè (dettaglio), 2009, frassino, foto Joseph Walsh Studio
Parete Equinox Wall, 2009, frassino, seta, foglia di rame; foto Andrew Bradley
Collezione Dommus
La serie più recente sviluppata da Walsh è la collezione Dommus, una serie di mobili – un tavolo da pranzo, una sedia ed un armadio – che reinterpretano alcuni modelli precedenti con forme rinnovate e materiali differenti, soprattutto legno di noce laccato nero.
Nel 2017, Walsh ha anche realizzato una grande scultura lignea, intitolata Magnus Modus, oggi installata nel cortile della Galleria Nazionale d’Irlanda.
Tavolo Dommus Erosion e sedie Dommus Enignum (2017), noce, noce ebanizzato e lacca; foto: Andrew Bradley.
Armadietto Dommus Enignum (2017), noce, noce ebanizzato e lacca. Foto Andrew Bradley
Magnus Modus, 2017, scultura in legno lamellare di frassino, installazione permanente alla National Gallery of Ireland; foto Andrew Bradley
Come si può definire il lavoro di Joseph Walsh? Design, arte, arte applicata o artigianato di altissimo livello? Non credo che lui stesso sia molto interessato a questa domanda in realtà. Sono piuttosto sicuro però che sarebbe d’accordo sul fatto che si tratta di qualcosa che ha ancora molto a che fare con una madia costruita un quarto di secolo fa da un bambino di dodici anni in una fattoria nel sud dell’Irlanda.
I pezzi di Joseph Walsh sono commercializzati dalla galleria Sarah Myserscough di Londra.
Risorse esterne
Joseph Walsh Studio – https://www.josephwalshstudio.com/
Sarah Myserscough Gallery https://www.sarahmyerscough.com/
Immagini gentilmente fornite da Walsh Studio, Jacob Peres Office e Sarah Myserscough Gallery.
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