Fondazione Arkad – L’arte che non ti aspetti tra Versilia e Appennino
Fondazione Arkad - Nicolas Bertoux e Cynthia Sah
La galleria della Fondazione Arkad a Seravezza, Lucca; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit.
Fondazione Arkad – L’arte che non ti aspetti tra Versilia e Appennino
A mezzavia tra le spiagge della Versilia e le montagne da cui da secoli si cavano alcuni tra i marmi più pregiati al mondo, si trova un luogo particolare e pieno di fascino. E’ la Fondazione Arkad creata da due noti artisti, Nicolas Bertoux e Cynyhia Sah, lui francese e lei nativa di Hong Kong, che qui, dal 2002, hanno deciso di stabilire la loro residenza insieme alla società/atelier Artco srl. La fondazione, con i suoi magnifici spazi espositivi, gli alloggi per artisti ospiti, l’atelier e l’abitazione sono stati ricavati negli spazi di una monumentale ex segheria di marmo che, dismessa alla fine degli anni Novanta, Bertoux e Sah hanno acquistato e ristrutturato con un coraggio che sfiora la temerarietà.
Lungo circa 100 metri, il complesso edilizio si trova a Seravezza, a lato del celebre Palazzo Mediceo da cui lo separa la strada provinciale che porta dal mare, la ”Via dei Marmi”, si dice voluta da Michelangelo per attingere alla pietra delle cave locali per la facciata, mai realizzata, della Basilica di San Lorenzo a Firenze.
L’edificio della Fondazione Arkad ha una storia complessa che traspare nell’articolata stratificazione delle sue strutture; nasce infatti lungo il fiume Vezza come peschiera, ovvero come allevamento di trote annesso al Palazzo Mediceo, su cui poi viene edificata una ferriera alla fine del Settecento, infine convertita nel 1847 in segheria meccanica per taglio del marmo dall’inglese William Walton. L’alluvione del 1996, che si abbatte su una situazione industriale già precaria, pone fine all’attività come segheria e segna l’inizio della nuova storia della struttura.
Sito patrimonio dell’umanità UNESCO, il Palazzo Mediceo di Seravezza venne costruito nella secodna metà del sedicesimo secolo, probabilmente su disegno di Bartolomeo Ammannati. La Fondazione Arkad è visibile nella foto a sinistra del palazzo; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Un’immagine del complesso della Fondazione Arkad visto dalla riva opposta del fiume Vezza; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Nicolas Bertoux e Cynthia Sah sono entrambi artisti, lui di formazione architetto d’interni e designer poi passato alla scultura, lei cresciuta tra Taiwan e il Giappone ed anch’essa scultrice di fama internazionale; in Italia hanno trovato non solo un luogo dove vivere ma anche un luogo dell’anima da cui trarre ispirazione per le loro opere.
Realizzate sia singolarmente che in coppia, e caratterizzate da grandi dimensioni che ne esaltano le forme morbide e sinuose, le sculture di Bertoux e di Sah sono spesso realizzate in marmo o pietra, ma talora anche con altri materiali, dal bronzo al cemento, dal ferro al legno. Le loro opere si trovano in collezioni private, musei, edifici pubblici e spazi urbani in vari paesi europei, in Cina, Giappone, Taiwan, Corea e Messico.
Epperò, visto il luogo dove ci troviamo, è inevitabile che la pietra emerga spesso come protagonista assoluta. Non solo in opere scultoree monumentali, ma anche in oggetti di design e arredo urbano che vengono disegnati e realizzati da Artco srl, la società che Bertoux e Sah hanno fondato a Seravezza nel 1998, e che si occupa di “progettare, sviluppare e produrre sculture, design artistico o industriale” per progetti site-specific.
Nicolas Bertoux con un modello in scala ridotta di una delle sue iconiche sculture, spesso di dimensioni monumentali; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Oltre agli ambienti per gli uffici della fondazione per l’atelier e per le residenze, il complesso in cui ha sede la Fondazione Arkad comprende due spazi principali che percorro accompagnato da Nicolas Bertoux, che mi illustra con entusiasmo e orgoglio evidenti la storia del luogo e di come lui e la Sah lo hanno recuperato a trasformato donandogli nuova vita.
Il primo che attraversiamo è il grande spazio espositivo lineare che si trova al livello più basso del lungo fabbricato affacciato sul fiume Vezza. Dove un tempo si trovavano le fucine e le le macchine per il taglio del marmo alimentate dalle acque del fiume, è ora ospitata una galleria di lunghezza impressionante, nella quale si susseguono foto e modelli in scala delle sculture di Bertoux e Sah, insieme ad opere di artisti internazionali che la Fondazione Arkad espone in mostre tematiche. Alcune delle opere sono frutto di commissioni speciali, come quella legata alla terza edizione del progetto Fusion, per la quale cinque artisti di Hong Kong e cinque residenti in Italia sono stati ospitati dalla Fondazione per creare otto opere “a quattro mani”, utilizzando i primi legno dalla Cina e i secondi marmo proveniente dalle cave locali. Nella galleria si possono anche vedere vari interessanti progetti di design ideati da Bertoux.
La combinazione tra il grande e affascinante spazio voltato, costruito in gran parte nel Settecento, e le notevoli opere d’arte contemporanea esposte è decisamente potente e coinvolgente, complice anche la luce che filtra dalle finestre, schermate con lastre in marmo traslucido su cui sono state stampate foto e immagini, che si combina con una accurata illuminazione artificiale. In diversi punti si scorgono le tracce del passato industriale dell’edificio, come nei vani e nei passaggi tecnici che un tempo accoglievano le parti meccaniche delle macchine necessarie per le attività produttive.
Nello spazio espositivo principale della Fondazione, opere di artisti ospiti si alternano a modelli e fotografie delle sculture di grandi dimensioni di Nicolas Bertoux e Cynthia Sah; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Nella galleria si trovano anche ambienti tecnici dall’aspetto cavernoso, che ci ricordano il passato industriale del luogo; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
La galleria ospita anche una serie di interessanti progetti di design concepiti da Bertoux, come tavoli modulari, sedute e oggetti multifunzionali; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Altrettanto impressionante è la imponente officina al livello d’ingresso in cui si lavorano e realizzano le grandi sculture lapidee di Bertoux e Sah, oltre a quelle di artisti ospiti. Qui una serie di grandi macchine, alcune a controllo numerico, altre più tradizionali, permettono di tagliare e modellare marmo e pietre immersi in una luce diafana che conferisce all’ambiente un aspetto al contempo monumentale e ultraterreno.
All’interno di questa sorta di ‘antro della balena’ si trovano enormi opere scultoree in cui la pietra, e in particolar il marmo, è la materia che da’ luogo a forme affascinanti, affiancate a strumenti di lavoro, macchine per la movimentazione, blocchi lapidei pronti da lavorare, oggetti d’ispirazione e vari prototipi.
Il laboratorio è un grande e impressionante spazio immerso nella luce naturale che filtra da finestre e lucernari; qui si realizzano scultur emonumentali e opere d’arte; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Una scultura di Nicolas Bertoux (sopra) e altri lavori di vari artisti ospiti; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Nel laboratorio, grandi sculture, prototipi, macchinari per il taglio e la lavorazione della pietra e grandi lastre lapidee si susseguono in un’affascinante sequenza; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Un interessante lavoro di Bertoux: un sistema costruttivo modulari basato su “mattoni” in cartone; in questo caso, il sistema è stato usato per costruire un micro-edificio per Dynamo Camp, l’associazione no profit che organizza attività di Terapia Ricreativa per bambini; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Nel complesso quello che colpisce della Fondazione Arkad è l’unione, unica nel suo genere, tra architettura storica, ingegno, creatività contemporanea, curiosità e una propensione verso altri luoghi e altre persone che solo apparentemente contrasta con la natura arcigna del paesaggio che ci circonda.
La visita alla Fondazione è possibile durante le mostre tematiche, gli spettacoli e i simposi che organizza. Nel mio caso, ho potuto visitare la struttura fuori da tali periodi grazie alla cortesia personale di Nicolas Bertoux.
E’ possibile sostenere la fondazione e le sue attività attraverso varie forme di adesione indicate sul suo sito web.
Fondazione Arkad
Viale Leonetto Amadei 289, 55047 Seravezza (Lucca), Italia
E-mail: info@arkad.it
Tel: +39 0584 75 70 34
Sito web: https://www.arkad.it
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