Modernity: promise or menace?
Padiglione della Francia
Sta nel titolo Modernità: promessa o minaccia? il contributo della Francia a questa 14° Biennale di Architettura: un contributo che mette in scena le contraddizioni e le promesse non sempre mantenute della modernità.
Lo spazio del padiglione si apre con un plastico che riproduce Villa Arpél, la protagonista principale di Mon Oncle (1958), l’esilarante film di Jaques Tatì nel quale la “casa moderna” – portata alle sue più etreme conseguenze – è rappresentata come uno spazio che manipola e tiranneggia i suoi abitanti.
La mostra è costituita da altri 3 episodi: l’attività di Jean Prouvè negli anni ’60, con il progetto di realizzare moduli abitativi prefabbricati a basso costo; la produzione di pannelli prefabbricati in calcestruzzo, avviata nel secondo dopoguerra, e il caso del complesso abitativo di Drancy, che nel 1942 venne individuato da Josè Luis Sert come modello ideale per l’edilizia abitativa appena prima che fosse trasformato in un campo di concentramento nazista.
Jean Prouvé nel corso di una conferenza al “National Conservatory for Arts and Crafts”. Collezione privata, courtesy of Dominik Remondino.
Villa Arpel in un frame tratto dal celebre film “Mon Oncle” (1958) di Jaques Tati.
Marcel Lods, Eugéne Beaudouin, Vladimir Bodiansky, La Muette, Drancy- 1934. Cité de l’Architecture & du patrimoine