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La nuova Tate Modern e la Switch House di Herzog & de Meuron

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    La nuova Tate Modern  © Hayes Davidson and Herzog & de Meuron. Courtesy of Tate Modern

    L’espansione della Tate Modern a Londra

    Londra, settembre 2014.
    Avvicinandosi alla Tate Modern lungo il Millenium Bridge, quasi non ci si accorge che qualcosa sta succedendo dietro l’edificio della “gloriosa” Bankside Power Station, sede dal 2000 del più noto museo di arte moderna e contemporanea di Londra.
    L’imponente volume sfaccettato (che quando abbiamo visitato la Tate Modern a metà settembre 2014 era già sostanzialmente completato) oggi è un edificio quasi ultimato nel quale sono in corso le opere di finitura interne ed esterne. L’inaugurazione ufficiale si svolgerà il 17 giugno 2016.

     Immagini della Switch House in costruzione. Foto © Inexhibit, 2014

    Il nuovo edificio, chiamato Switch House, offrirà alla Tate Modern 22.492 metri quadrati di nuova superficie: il programma funzionale prevede in particolare nuovi spazi espositivi,  laboratori, uffici, ristoranti, negozi e terrazze panoramiche. Per progettare l’espansione, Herzog & de Meuron hanno collaborato con il designer Jasper Morrison e con l’architetto del paesaggio Günther Vogt, ricreando di fatto il team che nel 1995 progettò il nucleo originario della Tate Modern.
    Il nuovo edificio di 10 piani, per un’ altezza complessiva di 65 metri, sarà collegato al corpo esistente dai piani 1°e 2° mentre al 5° piano il collegamento sarà realizzato attraverso un passaggio esterno. Il volume sarà rivestito in mattoni rossi che lo raccorderanno visivamente alla muratura della ex Bankside Power Station.
    Per migliorare la sostenibilità della costruzione e ridurre l’impatto sull’ambiente è stato implementato un sistema di ventilazione con recupero di calore, raffrescamento e riscaldamento con pompa di calore geotermica.

    La Switch House in costruzione. Foto © Inexhibit, 2014

    La Nuova Tate Modern

    La nuova Switch House non è concepita per essere solo un ampliamento della superficie a disposizione; con la sua apertura infatti verrà completamente ridefinita la logica espositiva della Tate Modern: l‘imponente spazio della Turbine Hall diventerà il fulcro del complesso attorno a cui ruoteranno a nord i 6 piani della Boiler House e a sud i 10 livelli della nuova Switch House. Il layout delle gallerie espositive sarà completamente riformulato per offrire ai visitatori un panorama esaustivo dell’arte moderna dalle sue origini ad oggi, con un percorso formato da  opere di autori provenienti da tutto il mondo, sia dai centri di produzione storicamente più noti e attivi come Berlino, Parigi, Londra e New York, che da quelli emergenti come Tokyo, San Paolo, New Delhi e Bangkok .

    Lo schema funzionale della New Tate Modern © Peter Saville con Paul Hetherington e Morph. Courtesy of Tate Modern.

    La Turbine Hall. Foto © Inexhibit, 2014

    Mark Rothko, Seagram Murals, Tate © Kate Rothko Prizel e Christopher Rothko/DACS – Tate Photography. Courtesy of Tate Modern

    Il significato dell’espansione della Tate Modern è espresso dalle parole di Chris Dercon, direttore del museo: ‘L’arte è una delle forme più dinamiche e coinvolgenti del comportamento umano, e quando la gente entra oggi in un museo non cerca una fuga dalla propria vita, al contario vuole avvicinarsi ad essa. La nuova Tate Modern sarà molto più di un contenitore per l’arte, sarà una piattaforma per incontri umani ‘. (trad. Inexhibit)

    La nuova Tate Modern © Hayes Davidson e Herzog & de Meuron. Courtesy of Tate Modern

    Switch House. Foto di Duncan Miller / Flickr

    Switch House. Foto Mark / Flickr

    Switch House. Foto R4vi / Flickr

    Switch House. Foto Ungry young man / Flickr

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