Il museo è sotto il prato – Il Moesgaard di Henning Larsen ad Aarhus
Cliente: Moesgaard Museum
Henning Larsen Architects
Progetto del paesaggio:
Kristine Jensen Landscape Architects
Immagini gentilmente concesse da Henning Larsen Architects e Museo Moesgaard
Vedi le didascalie per i crediti fotografici
Foto di Rikke Larsson, courtesy of Moesgaard Museum
Il museo sotto il prato | Moesgaard di Henning Larsen
Il 10 ottobre 2014 la regina Margrethe II ha aperto ufficialmente il nuovo Moesgaard ad Aarhus, in Danimarca, un museo con tre sezioni dedicate all’archeologia, all’ antropologia e all’etnografia. L’architettura museale, progettata dallo studio Henning Larsen è difficile da confondere con qualsiasi altra: un grande piano inclinato che sembra essere stato ritagliato e sollevato dal terreno erboso costituisce il tetto praticabile dell’edificio. Tale soluzione trova la sua ragion d’essere non soltanto in una scelta di tipo paesistico volta ad “innestare” il nuovo volume nel paesaggio circostante, ma anche nella volontà di offrire opportunità di fruizione non convenzionali ai visitatori. Nella stagione estiva si potrà interagire con l’edificio anche dall’esterno, quando il pendio potrà essere utilizzato come area per feste, conferenze, mostre all’aperto o semplicemente come spazio ricreativo, mentre “…con le nevicate invernali il tetto spiovente sarà trasformato nella migliore pista per slittini della città” (dalla descrizione del progetto di Henning Larsen Architects ‘).
In alto a sinistra foto aerea di Jan Kofod Winther; a destra: planimetria; in mezzo ed in basso: foto di Hens Markus Lindhe, tutte le immagini gentilmente concesse da Henning Larsen architects
Nonostante la suggestione, se esaminato un po ‘più da vicino il piano inclinato rivela una forma più complessa, con superfici in contro-pendenza, pozzi di luce e piccoli volumi emergenti che rendono percepibile la struttura interna del museo. Lo spazio museale, che occupa una superficie lorda complessiva di 16.000 metri quadrati, è suddiviso su più livelli tra loro interconnessi da piani di raccordo gradonati ed è accessibile dal foyer, il nucleo centrale dell’edificio.
In alto: schizzi di progetto; foto di Hens Markus Lindhe, tutte le immagini gentilmente fornite da Henning Larsen Architects
L’articolazione dello spazio espositivo induce ad una progressiva scoperta della collezione permanente del Museo Moesgaard, attualmente suddivisa in tre macro sezioni:archeologia, antropologia ed etnografia.
La scala centrale è stata concepita come area espositiva per la sezione di antropologia; qui i “sette passi” dell’evoluzione umana sono simbolicamente rappresentati dalle riproduzioni dei nostri antenati, disposti sul percorso come fossero visitatori del museo: da Lucy, l’australopiteco risalente a 3,2 milioni di anni fa, alla donna danese dell’età della pietra, fino agli uomini moderni.
Al piano inferiore è collocata la galleria archeologica focalizzata sull’ età del bronzo e sull’età del ferro, arricchita da reperti come la “Grauballe Man” (importante ritrovamento di corpo mummificato) e con manufatti risalenti ad un arco temporale che va da 19° secolo a.C. all’11° secolo d.C.
Il Museo Moesgaard presenta inoltre una mostra etnografica dal titolo “Vite dei morti” che ruota intorno ai riti, al culto e alle tradizioni popolari legate alla concezione della morte nelle diverse culture, con documenti e reperti provenienti in particolare da Messico, Uganda, Australia e Danimarca.
sopra: foto di Rikke Larsson, courtesy of Moesgaard Museum
al centro: foto di Jacob Due, courtesy of Moesgaard Museum
sotto: foto di Hens Markus Lindhe, courtesy of Henning Larsen architects
piante gentilmente fornite da Henning Larsen architects
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