Il progetto per il nuovo Sara Hildén Art Museum non esce dalla tradizione
Il progetto per il nuovo Sara Hildén Art Museum non esce dalla tradizione
Dopo mesi di attesa, lo scorso 20 maggio è stato pubblicato l’esito del concorso di progettazione internazionale per la nuova sede del Sara Hildén Art museum di Tampere, in Finlandia. Lanciato ad agosto 2020, il concorso ha riscosso grande successo, confermato dall’invio di ben 460 progetti.
Scopo del concorso internazionale era il progetto per il nuovo museo d’arte moderna e contemporanea Sara Hilden, che attualmente ha sede in un edificio realizzato alla fine degli anni ’70 del secolo scorso. Il lotto scelto è nel cuore di Finlayson, storica zona industriale di Tampere la cui eredità è testimoniata da severi edifici in mattoni rossi.
Le condizioni poste dall’ente banditore del concorso configuravano un tema piuttosto complesso nel quale veniva raccomandata, fra molte altre prescrizioni, l’attenzione alla storia produttiva del sito e alla sua evoluzione nel tempo. Leggendo il bando, va detto molto ben fatto e ricco di documentazione, emerge che i nodi da risolvere erano sostanzialmente due: la necessità di costruire una relazione forte fra il nuovo museo e lo spazio pubblico per rafforzare la vocazione culturale e ricreativa della zona, e la ricerca di soluzioni che potessero facilitare il lavoro di un museo contemporaneo dinamico che, organizzando dalle due alle tre mostre temporanee ogni anno, deve privilegiare la flessibilità degli spazi espositivi.
sopra e in copertina: Janne Hovi, Sara Hildén Art Museum di Tampere, Finlandia. Viste esterne
Lumen Valo, la proposta vincitrice del concorso firmata del giovane architetto finlandese Janne Hovi è un buon progetto che si inserisce armoniosamente nel contesto. E tuttavia, se la scelte di non superare i due piani fuori terra e di realizzare una copertura a falde hanno il merito di creare un fronte che ha la giusta “scala”, va detto che il progetto non si spinge oltre la correttezza compositiva, e soprattutto non incide sull’assetto e sulla vocazione di un’area che rappresenta il centro storico della città, e che ha l’ambizione di diventarne il punto di riferimento culturale.
Il nuovo museo poteva essere uno spazio ad assetto variabile, capace di aprirsi alla città e di rappresentare il fulcro di una zona dove già sono presenti gallerie d’arte, caffè, ristoranti e un cinema e dove, ogni estate, si organizza Finlayson Art Area (FAA), festival d’arte contemporanea durante il quale le opere vengono esposte nei locali e nello spazio pubblico.
Non sembra essere stato questo l’obiettivo perseguito da Janne Hovi, che con la sequenza di spazi introflessi di Lumen Valo dà forma a un edificio che non cerca relazioni con l’intorno, né con con la strada né con il parco. Sviluppato su tre livelli di cui uno interrato, l’edificio ha una pianta rettangolare che occupa tutto il lotto ed è costruito su una griglia di dieci quadrati separati dal distributivo che dall’esterno sono percepiti come una sequenza di blocchi sfalsati.
Una delle qualità dell’edificio è sicuramente l’uso della luce naturale che, al primo piano, penetra attraverso le grandi aperture ma, anche dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi interni il progettista ha privilegiato la regolarità, sia delle sale espositive che degli ambienti di accoglienza, che appaiono poco flessibili e difficili da configurare.
Janne Hovi, Sara Hildén Art Museum in Tampere, Finlandia. Planimetria e pianta del piano terra.
Riportiamo un estratto delle motivazioni della giuria: (*)
“ il progetto di concorso ‘Lumen Valo’ tiene conto, in modo semplice, sia dei valori legati alla storia dell’area di Finlayson che dei punti di partenza dell’area circostante e delle esigenze dell’arte, afferma il presidente della giuria, il vice sindaco Jaakko Stenhäll .
La sequenza di sale espositive, che sono proporzionate e utilizzano bene la luce naturale costituiscono un’entità architettonica sperimentale e un ambiente appropriato per la visualizzazione di opere d’arte. Secondo la giuria, l’estetica che si adatta allo spirito dell’area industriale di Finlayson e del Sara Hildén Art Museum è catturata nel raffinato design del vincitore del concorso. Nella sua concretezza si rapporta all’architettura storica del sito produttivo. Nel corso della lunga storia dell’area di Finlayson, i suoi edifici sono stati costruiti gradualmente e in modo naturale in base alle esigenze dello scopo. Lumen Valo continua questa tradizione”. (*) traduzione di Inexhibit
Janne Hovi, Sara Hildén Art Museum,Tampere, Finlandia. Vista esterna.
Janne Hovi, Sara Hildén Art Museum,Tampere, Finland. Vista interna del le sale espositive al primo piano
Janne Hovi, Sara Hildén Art Museum,Tampere, Finlandia. Vista interna del piano terra.
copyright Inexhibit 2024 - ISSN: 2283-5474