installazioni: gli oggetti luminosi di Shjworks
Simon Hjermind Jensen, Shjworks
con: Christian Bøcker Sørensen, progetto del paesaggio; Jakob Ingemansson, architetto; Hollie Gibbons, architetto
traduzione in italiano a cura di Inexhibit
Nella foto sopra l’oggetto più grande con la strada in primo piano
Installazioni urbane | gli oggetti luminosi di Shjworks a Copenhagen
Testo e immagini di Simon Hjermind Jensen | Shjworks
“Non sappiamo” è stata la risposta ai passanti che chiedevano a Shjworks cosa fossero gli oggetti che stavano installando. Ed era vero; Shjworks non poteva dire esattamente di cosa si trattasse. Sapevano che il progetto consisteva in cinque oggetti bianchi brillanti disposti lungo un tratto di 400 metri nel sobborgo di Husum, appena fuori Copenhagen. Sapevano che gli oggetti sarebbero stati illuminati dal tramonto all’alba, e sapevano che la loro altezza variava da 4,2 a 0,6 metri. Sapevano anche il progetto era stato il vincitore di un concorso per spazi urbani organizzato dal Comune di Copenhagen e che insieme con gli oggetti luminosi erano previste panchine, fioriere e pietre collocate lungo il percorso.
Sopra :ognuno degli oggetti è composto da fogli sagomati in policarbonato cuciti insieme con filo in acciaio; a destra l’oggetto alto 3.7 metri. Sotto:gli oggetti illuminati.
Il luogo in cui sono stati collocati è una lunga e stretta area dal carattere suburbano, una zona di margine a metà fra una “terra di nessuno” e un parco. Ad una delle estremità, dove è stato posizionato l’oggetto più grande, si trova una strada molto trafficata, mentre all’altro capo, dove sta l’oggetto più basso si trova l’area di una vecchia scuola pubblica trasformata in un centro culturale per la comunità.
Ogni oggetto – asimmetrico e unico per forma e dimensioni – è stato realizzato con fogli di policarbonato di pochi millimetri di spessore cuciti insieme con filo d’acciaio. L’oggetto più grande supera i 4 metri di altezza mentre il più basso è alto 60 centimetri e all’interno di ognuno è stata inserita una lampada collegata all’impianto di illuminazione stradale.
Sopra: il gruppo di oggetti più piccoli con una delle panchine “Copenhagen” .
Sotto: vista notturna.
I passanti chiedevano se gli oggetti fossero delle “specie di uova”: forse uova provenienti dallo spazio, a causa della loro superficie lucida. Oppure azzardavano e chiedendo se le sagome e le forme asimmetriche degli oggetti non evocassero gli antichi cerchi di pietre creati per compiere rituali magici. Come accennato all’inizio Shjworks non poteva dire esattamente ciò che erano, ma era molto soddisfatto dell’attenzione suscitata: anche se stavano creando un progetto urbano, contemporaneamente stavano realizzando qualcosa che sollevava interrogativi e riflessioni sul suo significato.
Gli oggetti più grandi alla luce del tramonto
Tutte le foto sono gentilmente concesse da Simon Hjermind Jensen | SHJWORKS.
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