San Francisco – In anteprima il muovo SFMoMA di Snøhetta
Client: SFMoMA
Snøhetta e EHDD
Immagini: courtesy of SFMoMA
vedi le didascalie per i crediti fotografici
L’estensione del SFMoMA prossima al completamento nell’autonno 2015, foto © Henrik Kam, per gentile concessione del SFMOMA
L’estensione del SFMoMA – San Francisco Museum of modern art di Snøhetta
Il SFMoMA – Museo di Arte Moderna di San Francisco ha annunciato la sua riapertura per sabato 14 Maggio 2016, al termine di un imponente lavoro di espansione e rinnovamento. Oltre alla sua nuova sede, che promette di essere uno dei più interessanti esempi di architettura contemporanea a San Francisco, per l’occasione il museo presenterà una mostra inaugurale di 260 opere scelte dalla collezione permanente.
Sopra: l’espansione in croso di costruzione; foto Kreysler & Associates;
sotto: Il progetto di espansione del SFMoMA visto da sud est; rendering MIR e Snøhetta
Nel settembre del 2010 il San Francisco Museum of Modern Art annunciava il progetto vincitore del concorso per l’espansione del SFMoMA: la proposta selezionata era quella dello studio di architettura norvegese Snøhetta.
Il bando chiedeva di progettare un’ espansione – in realtà una seconda sede del museo – nel piccolo lotto situato dietro l’edificio “storico”, disegnato da Mario Botta nel 1995.
Il nuovo volume previsto da Snohetta, un bianco edificio verticale di 10 piani, amplia gli spazi espositivi e di servizio, ormai insufficienti, e stabilisce i collegamenti funzionali con la sede esistente.
sopra: progetto di espansione del SFMoMA. Vista daYerba Buena; immagine MIR e Snøhetta
In centro: l’estensione in completamento a fianco dell’edificio di Mario Botta building; foto © Henrik Kam; sotto: progetto di espansione del SFMoMA.Ingresso da Howard St. Immagine MIR e Snøhetta
Dal progetto preliminare al completamento delle strutture, avvenuto nel settembre del 2014, sino alle più recenti immagini dell’edificio quasi completato, man mano che i dettagli dell’edificio venivano progressivamente rivelati è apparso chiaro come la chiave del progetto stesse nella realizzazione di un luogo di socializzazione, aperto e pubblico.
Nel nuovo museo infatti, a dispetto dei limiti dimensionali dell’area su cui insiste, sono centrali gli spazi di socializzazione: dalla galleria con accesso libero al piano d’ingresso, dove possono essere esposte opere di grandi dimensioni, alla terrazza ricavata al settimo piano, al giardino delle sculture, situato al terzo piano, caratterizzato dalla presenza di una enorme parete di verde verticale.
Il progetto prevede un ingresso pubblico al SFMoMA opposto all’accesso attuale, e una rifunzionalizzazione dell’atrio esistente, che attraverso l’inserimento di un nuovo corpo scale verrà connesso con l’espansione progettata da Snøhetta.
Sopra: La galleria liberamente accessibile al piano d’ingresso, che ospita opere di grande formato ed è visibile dall’esterno attraverso la parete in cristallo, è uno degli spazi socializzanti previsti dal progetto di espansione del SFMoMA. Rendering: MIR e Snøhetta.
Al centro in alto: la Roberts Family Gallery con l’opera di Richard Serra’ Sequence (2006) © Henrik Kam,courtesy of SFMOMA; Al centro in basso: Nell’atrio dell’edificio esistente, progettato da Botta nel 1995, verrà inserito un collegamento con l’espansione. Rendering: Steelblue
Sotto: La terrazza all’aperto con il giardino delle sculture. A sinistra è visibile la parete verde. Immagini MIR e Snøhetta.
Il nuovo edificio, distribuito su una superficie di circa 25.000 mq. ospiterà gallerie espositive, spazi per servizi educativi, sale per il deposito e la conservazione delle opere, servizi per il pubblico e un white box adibito a performance teatrali, proiezioni e spettacoli.
Il nuovo edificio è rivestito da pannelli leggeri realizzati in materiale plastico fibrorinforzato prodotti dalla ditta statunitense Kreysler & Associates.
Sopra: installazione dei pannelli di facciata; sotto: il processo di produzione dei pannelli in plastica fibrorinforzata; immagini di Kreysler & Associates
L’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per quanto riguarda l’isolamento termico, l’illuminazione interna, il riscaldamento e il raffrescamento, oltre al recupero e al riuso dell’acqua piovana fanno del SFMoMA un edificio altamente sostenibile, in grado di raggiungere la certificazione LEED Gold.
Dall’alto in basso: top: la Schwab Hall del SFMOMA in costruzione, © Henrik Kam, per concessione di SFMOMA; Lo spazio per performance “white box” al quarto piano del museo. Rendering: MIR e Snøhetta; vista della “Art Court”. Immagine MIR e Snøhetta
Sotto: L’espansione del SFMoMA. Vista aerea da Howard St. Immagine di MIR e Snøhetta
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