Lieux infinis – Padiglione Francese | Biennale di Architettura di Venezia, 2018
“Lieux infinis. Construire des bâtiments ou des lieux?
curatore: Encore Heureux.
Il padiglione della Francia alla Biennale di Architettura di Venezia 2018; foto © Inexhibit
Padiglione Francese | Lieux infinis. Construire des bâtiments ou des lieux?
Per la 16° Biennale di Architettura di Venezia, la Francia presenta una mostra intitolata “Lieux infinis. Construire des bâtiments ou des lieux? “(Luoghi infiniti. Costruire edifici o luoghi?) curata dallo studio Encore Heureux (Nicola Delon, Julien Choppin, e Sébastien Eymard) di Parigi.
Prodotta dal Ministero della Cultura, dal Ministero degli Esteri e dall’ Institut Francais, “Lieux infinis” si focalizza sui progetti di riqualificazione di grandi edifici dismessi lungo tutto il territorio francese. L’idea suggerita dal titolo della mostra, è che quei luoghi – e in definitiva tutti i luoghi – possono in realtà essere considerati come un perpetuo ‘non finito’. Questo concetto richiede un cambio di paradigma e di approccio nei confronti del paesaggio costruito e delle sue trasformazioni, e richiede la codifica di strumenti di pianificazione nuovi, capaci di fare fronte a tale cambiamento di prospettiva.
Afferma a tale proposito Françoise Nyssen, ministro della cultura francese: “Spero di liberare gli architetti da tutti i vincoli che possono essere imposti su di loro nello sforzo di rispettare il patrimonio culturale, l’ambiente e le questioni di sicurezza. Questo è il significato del “permesso di fare” che è stato scritto nella legge e che desidero espandere. Esso consente agli architetti di agire secondo una logica di risultati, piuttosto che secondo una logica di norme. Oggi viene applicato ad alcuni campi, come la sicurezza antincendio, e spero che potremo estenderlo in nuovi ambiti – uso dell’energia, qualità del suono o riutilizzo dei materiali – con l’obiettivo di espandere il suo utilizzo in generale “.
I partners dello studio Encore Heureux, da sinistra a destra: Nicola Delon, Julie Choppin, Sébastien Eymard; foto © Elodie Daguin.
Il logo di “Inifite Places”, padiglione della Francia alla 16°Biennale di Architettura di Venezia,
© Jochen Gerner.
La mostra presenta dieci progetti di riqualificazione relativi ad altrettanti complessi edificati tra il 1650 e il 1977. La maggior parte di questi interventi ha dato vita a nuovi spazi e opportunità per le comunità locali, nonché a sostenere iniziative sociali.
I dieci progetti presi in esame sono: il centro pubblico culturale CentQuatre a Parigi (progetto: Atelier Novembre), l’ostello Hôtel Pasteur di Rennes (architetti: Nicolas Chambon e Encore Heureux), il sito di economica circolare della Grande Halle a Colombelle (architetti: Construire e Encore Heureux), il centro artistico Ateliers Médicis di Clichy-sous-Bois (architetto: Encore Heureux), il progetto culturale Friche la Belle de Mai a Marsiglia (architetti: ARM Architecture e altri), il centro per gli indigenti Tri Postal ad Avignone (architetto: PEROU e NAC), il progetto Grands Voisins a Parigi, il progetto 6B a Saint Denis (architetto Julien Beller), il complesso residenziale condiviso di Auch (architetti: Jean-Marc Jourdain e Nicolas Bachet) e la zona libera associativa della Ferme du Bonheur a Nanterre.
I progetti sono presentati attraverso immagini, modelli, cronologie grafiche, mappe collaborative e oggetti portati direttamente dai dieci siti (che lo studio Encore Heureux, citando Proust, definisce “madeleines” per il loro potere evocativo).
Inoltre, il padiglione ospita uno spazio collaborativo, l’Atelier, dove si svolgerà anche un workshop a cui parteciperanno a turno, nel corso dei sei mesi della Biennale di Venezia, i rappresentanti delle dieci sedi riqualificate.
Accanto a modelli in scala, fotografie, disegni e diagrammi, Infinite Places espone anche un molti oggetti provenienti dai dieci siti di progetto presentati in mostra; glo oggetti sono esposti sulle pareti della sala d’ingresso del padiglione; foto © Inexhibit
Il modello del progetto di riqualificazione per il complesso Grand Voisins a Parigi in mostra nel Padiglione Francese; foto © Inexhibit
Modello in scala del sito della Ferme du Bonheur a Nanterre; foto © Inexhibit
Progetto Friche la Belle de Mai, Marsiglia, architetti ARM Architecture e altri (2013-in corso); foto © Alexa Brunet
Modello della Grande Halle a Colombelle; foto © Inexhibit
Ateliers Médicis art hub di Clichy-sous-Bois, vicino a Parigi (in corso); architetti Encore Heureux; foto © Alexa Brunet
Il modello in scala del progetto di riqualificazione del Hotel Pasteur a Rennes; foto © Inexhibit
Hôtel Pasteur di Rennes (le opere di riqualificazione partiranno nel 2019), architetti Nicolas Chambon e Encore Heureux; foto © Alexa Brunet
Fotografie, schemi grafici e diagrammi relativi ai dieci siti sono esposti in una delle sale laterali del Padiglione Francese; foto © Inexhibit
La seconda sala laterale ospita brevi testi di scrittori, artisti, designer, architetti e di altre persone coinvolte a vario titolo nei progetti presentati; foto © Inexhibit
Lo spazio collaborativo dell’Atelier; foto © Inexhibit
Coerentemente con il tema e i principi del padiglione francese e della 16° Biennale di Architettura di Venezia, Encore Heureux, in collaborazione con la sede di Marsiglia “Collectif Etc”, ha progettato un allestimento che riutilizza i materiali (principalmente legno) provenienti dalla mostra di Studio Venezia allestita nello stesso padiglione per la Biennale d’Arte 2017.
L’allestimento concepito da Encore Heureux riutilizza i pannelli in legno con cui era stato realizzato nel 2017 il Padiglione della Francia alle Biennale D’Arte; anche i mobili sono farri con legno compensato riciclato dall’allestimento precedente; foto © Inexhibit
16a Biennale di Architettura di Venezia, 2018, Padiglione Francese, vista della mostra “Infinite Places” curata da Encore Heureux; foto © Inexhibit
57° Biennale d’Arte di Venezia, 2017, Padiglione Francese, vista della mostra “Studio Venezia” di Xavier Veilhan, foto © Inexhibit, 2017
BIENNALE ARCHITETTURA 2018
16. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA | “Freespace”
Venezia, 26.05 / 25.11 2018
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