M9 – Museo del Novecento, Venezia Mestre

Luogo: Venezia, Italia
Progetto: Sauerbruch Hutton

Inaugurato a dicembre 2018, M9 è il museo di Venezia Mestre dedicato alla storia dell’Italia del ventesimo secolo.


L’edificio del museo
Parte di un vasto progetto di rigenerazione urbana del centro di Mestre, l’edificio dell’ M9 è stato progettato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton, vincitore di un concorso internazionale di architettura bandito nel 2010.

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Il museo M9 a Venezia Mestre, facciata occidentale; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

Con una superficie complessiva di circa 10.000 metri quadrati, M9 è formato da due volumi indipendenti; il principale, a pianta triangolare, contiene le sale espositive, un auditorium e i servizi per il pubblico mentre l’edificio più piccolo ospita gli uffici del museo.
Entrambi gli edifici sono rivestiti esternamente con piastrelle in ceramica colorata, vero e proprio marchio di fabbrica di molti progetti dello studio tedesco. L’edificio principale è caratterizzato da una grande scala lineare a doppia rampa (che dà accesso alle sale principali), il cui andamento è dichiarato dal volume inclinato e dalla lunga finestra a nastro, leggibili sulla facciata d’ingresso.

Le sale espositive, distribuite su tre livelli, sono grandi “black box” sostanzialmente a pianta libera, prive di finestre e caratterizzate da colori scuri, mentre la luminosità degli spazi comuni e degli ambienti dei servizi al pubblico sono dovuti all’uso del calcestruzzo faccia a vista e del legno, materiali ricorrenti all’interno dell’edificio.

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Esterni e interni del museo M9 a Mestre; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit


La mostra permanente
Estesa su oltre 2.600 metri quadrati distribuiti su due piani, la mostra permanente dell’ M9 racconta la storia del Novecento italiano attraverso otto sezioni che seguono una logica espositiva sia cronologica che tematica.

Pochi oggetti fisici sono inseriti in un allestimento quasi interamente immateriale, realizzato con video, pannelli grafici e postazioni multimediali e interattive, alcune delle quali in realtà virtuale. Questa scelta, se da un lato appare comprensibile visto l’intento didattico del museo, dall’altro sconta una certa confusione, determinata dalla grande, forse eccessiva, quantità di temi e sotto-temi rappresentati, che vanno dagli eventi socio-politici ai cambiamenti ambientali, dal costume alla vita quotidiana, dai mezzi di comunicazione e persuasione alle innovazioni prodotte dall’industria e dalla tecnologia. Nonostante gli argomenti siano riferiti all’intero territorio nazionale un’attenzione particolare viene riservata all’area veneta, soprattutto nelle sezioni dedicate ai costumi e agli stili di vita. Il linguaggio giocoso della mostra e i paradigmi comunicativi utilizzati indicano chiaramente che il museo è soprattutto rivolto alle scuole, a bambini e ragazzi, anche se gli adulti possono trovarvi spunti interessanti.
In linea di massima la scelta di privilegiare la comunicazione multimediale “immateriale” rispetto a quella mediata dagli oggetti fisici, più tradizionale, appare coraggiosa ma pure velleitaria.
Se questo approccio sia effettivamente in grado di presentare in modo efficace una storia complessa e spesso controversa come quella dell’Italia nel secolo passato mi pare improbabile, soprattutto se il pubblico di riferimento è quello delle nuove generazioni che si pensa di attirare con tencologie e modi comunicativi “moderni”, ma che in realtà diventano spesso inesorabilmente obsoleti, nei tempi usuali di sviluppo di un progetto museale in Italia e non solo.
E questo mi pare, purtoppo, il caso di M9, nonostante l’enorme sforzo profuso da curatori e designer.

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La mostra permanente del M9, composta da oltre sessanta installazioni multimediali e interattive, tra cui ricostruzioni 3D olografiche e postazioni in realtà virtuale; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit


Attività collaterali
L’M9 ospita anche mostre temporanee, proiezioni cinematografiche, concerti, conferenze, attività didattiche ed eventi speciali.
Il museo, completamente accessibile ai disabili, contiene anche un cinema-auditorium da 200 posti, una mediateca, un bar-ristorante e un bookshop.


Immagini

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M9, vista esterna da sud-est. Foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

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Dettaglio del rivestimento degli edifici del M9 in piastrelle ceramiche policrome. © Riccardo Bianchini / Inexhibit.

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Viste esterne e interne del museo M9; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

In copertina: l’ingresso del museo M9 a venezia Mestre, progettato dallo studio di architettura Sauerbruch Hutton; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit


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