Prototipi di micro architetture a Parco Sempione | Milano Design Week 2017
Prototipi di unità abitative minime sostenibili e piccoli padiglioni che offrono nuovi ed evocativi esempi di vivere lo spazio urbano sono i protagonisti della prima edizione di Inhabits – Milano Design Village.
La manifestazione, che si tiene dal 4 al 9 aprile in Piazza del Cannone a Milano, espone 5 moduli abitativi, o Living Units, progettate da team italiani e internazionali.
L’evento è stato ideato da Re.rurban Studio, fondatori di Zona Santambrogio Design District, in co-produzione con Killer Kiccen, con il patrocinio del Comune di Milano e di ADI-Associazione Design Italiano.
M.A.DI. – sistema costruttivo ligneo
M.A.DI. È un sistema costruttivo ideato dall’architetto Renato Vidal, realizzato in Italia da Area Legno.
La sua specificità risiede nella tecnica di montaggio semplificata e dalla struttura che non ha bisogno di fondazioni.
Il sistema permette in poche ore di avere una vera casa in classe A. È una struttura modulare polifunzionale antisismica per un uso residenziale, di primo soccorso in caso di calamità naturali, per strutture ricettive, per il tempo libero e per la collettività.
Unità abitativa basata sul sistama M.A.DI. in mostra a Parco Sempione; foto © Inexhibit, 2017
Wunderbugs – padiglione interattivo
Ideato da OFL Architecture e curato da Francesco Lipari, Wunderbugs è un padiglione interattivo.
Al suo interno, sei ecosistemi interattivi sono equipaggiati con un controller Arduino e sensori di luminosità, temperatura, prossimità e movimento dai quali vengono tracciati ed estrapolati i principali parametri vitali di piante e insetti che vengono per tramutati in musica. Il padiglione è stato installato per la prima volta all’Auditorium Parco della Musica di Roma durante la seconda edizione della Maker Faire Europe.
Il padiglione Wunderbugs; foto © Inexhibit, 2017
Omnia Mobile-Tiny House – unità abitativa e abitazione d’emergenza
Omnia Mobile-Tiny House può essere usata per occupare spazi inutilizzati quali le superfici delle coperture piane e gli spazi residuali del tessuto costruito.
Pensata per comunicare e trasmettere informazioni ed energia con altri edifici simili, l’unità abitativa può essere trasportata e rimossa facilmente, caratteristiche che la rendono utilizzabile anche in luoghi di pregio naturalistico e per assolvere velocemente e concretamente a esigenze legate alle conseguenze di calamità naturali. Il progetto è di Studio Dedalo.
Unità abitativa minima Omnia Mobile-Tiny House; foto © Inexhibit, 2017
SURI – unità abitativa d’emergenza
SURI (Shelter Units for Rapid Installation) è un alloggio minimo d’emergenza, utile in caso di calamità naturali e nelle zone di conflitto.
Realizzato dalla società spagnola Suricatta System, il modulo abitativo garantisce un alloggio dignitoso, con buone condizioni di abitabilità e comfort e garantendo luce e ventilazione naturale. L’isolamento termico è realizzato con contenitori che vengono riempiti di sabbia e appesi all’esterno delle pareti.
Grazie ai pannelli solari e a un sistema di raccolta e purificazione dell’acqua piovana SURI è autosufficiente dal punto di vista energetico.
Immagine dell’alloggio d’emergenza SURI in funzione
Living Unit – sistema abitativo modulare in legno
Living Unit è il frutto di una ricerca iniziata da OFIS, C+C, C28 e AKT II in collaborazione con il contractor Permiz per sviluppare un’unità in legno autoportante che potesse essere flessibile e adattabile ad ogni tipo di contesto, condizione climatica e terreno.
L’unità base, che può ospitare 2 persone, contiene un letto doppio, guardaroba, tavolo e sedie con possibilità di installare un bagno e una piccola cucina.
Se necessario 2 o più unità possono essere combinate e aggregate sia verticalmente (come nel caso di Parco Sempione) che orizzontalmente.
Viste interne ed esterne dell’abitazione modulare Living Unit; foto © Inexhibit, 2017
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