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Il monumento funebre a Ilaria del Carretto nella Cattedrale di Lucca

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    La Cattedrale di San Martino
    La Cattedrale di San Martino a Lucca è un’imponente chiesa in stile Romanico-Gotico situata nel centro storico della città toscana. La chiesa venne costruita in origine alla metà del XI secolo in stile Romanico e in seguito ingrandita e parzialmente ricostruita in stile Romanico-Gotico tra il XIII e il XVII secolo. La caratteristica facciata in marmo bicromo è stata realizzata nel 1204 dall’architetto e scultore Guidetto da Como. La cattedrale è anche nota per le molte opere d’arte che custodisce, tra cui dipinti di Domenico Ghirlandaio, Tintoretto, Fra Bartolomeo e il celebre monumento funebre a Ilaria del Carretto scolpito da Jacopo della Quercia.

    La facciata e il campanile medievali del Duomo di Lucca, alto 60 metri, visti da Piazza San Martino. Foto © Inexhibit.

    Cattedrale di San Martino, Lucca. Viste esterne e vista della navata centrale. Foto © Inexhibit

    Il crocefisso ligneo noto come Volto Santo di Lucca, risaltente agli inizi del IX secolo, è conservato in un tempietto realizzato all’interno del duomo dallo scultore Matteo Civitali nel1484. Foto © Inexhibit

    Il monumento funebre a Ilaria del Carretto
    Il monumento funebre a Ilaria del Carretto è stato realizzato da Jacopo della Quercia negli anni compresi fra il 1406 e il 1408. Conservata nella sacrestia della Cattedrale di San Martino a Lucca, l’opera fu commissionata all’artista da Paolo Guinigi – signore di Lucca fino al 1430 – per commemorare la giovane moglie Ilaria del Carretto.
    La scultura è importante per la storia dell’arte perchè segna un passaggio fra la scultura gotica e l’Umanesimo, e per la modernità della rappresentazione che ancora oggi ci sorprende. Ilaria è raffigurata distesa, a grandezza naturale e con il viso rilassato, incorniciato dalla tipica acconciatura rinascimentale e dal colletto rigido che contrasta con il ricco panneggio dell’abito. E tuttavia, l’elemento che genera sorpresa è il piccolo cane che fa capolino dalla veste ai piedi della donna e sembra giocare. Un elemento apparentemente secondario, che al di là della simbologia -il cane è notoriamente simbolo della fedeltà coniugale- ci rivela in un certo senso il paesaggio domestico nel quale la donna viveva, e rimanda forse alla sua giovane età, dato che Ilaria morì a soli 25 anni.

    Sopra e in copertina: Jacopo Della Quercia, monumento funebre a Ilaria del Caretto, sacrestia della Cattedrale di San Martino a Lucca. Foto © Inexhibit

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