In Norvegia aperto il museo-ponte Kistefos progettato da BIG
Cliente: Kistefos Museet
Bjarke Ingels Group
Partners: Bjarke Ingels, David Zahle
Responsabile del progetto: Brian Yang
https://big.dk/
“The Twist” Kistefos Museet, Norvegia; foto di Laurian Ghinitoiu
Norvegia | Kistefos Museet
Aperto il museo-ponte progettato da BIG – Bjarke Ingels Group
di Riccardo Bianchini, Inexhibit
Soprannominato “The Twist”, il tanto atteso museo-ponte progettato dallo studio di architettura danese BIG – Bjarke Ingels Group per il Kistefos Art Park in Norvegia, è stato inaugurato il 18 settembre 2019. Il nuovo affascinante edificio è ora parte del museo dedicato all’arte contemporanea e all’industria situato a Jevnaker, un piccolo comune a circa 80 chilometri da Oslo.
“Dopo molti anni di pianificazione e sviluppo, siamo lieti di aprire questo bellissimo nuovo spazio” The Twist “a Kistefos, che ci consentirà di espandere il nostro lavoro con i principali artisti contemporanei e accogliere più visitatori che mai. La nostra ambizione è di fare di Kistefos una destinazione culturale da non perdere con un programma di mostre temporanee di livello internazionale ” (Christen Sveaas, Fondatore, Kistefos )
Cos’è Kistefos
Kistefos è un’istituzione culturale decisamente inconsueta, collocata all’interno del sito di una fabbrica dismessa fondata nel 1889 per produrre pasta di legno destinata all’industria della carta. La fabbrica, edificata in un bosco nei pressi del fiume Ranselva, venne chiusa nel 1955, ma tutti i macchinari e le strutture produttive rimasero lì, nella vana speranza di poter riprendere l’attività. Nel 1993, l’imprenditore e collezionista d’arte norvegese Christen Sveaas – nipote del fondatore dell’opificio – acquistò il complesso produttivo formato da diversi edifici in cattivo stato di manutenzione e da una vasta area boschiva; il progetto era di trasformare l’intera area in un museo dell’industria al centro di un parco dove esporre parte dalla sua collezione personale di sculture.
Il museo, inaugurato nel 1996, è oggi uno dei poli culturali più interessanti della zona e mette a disposizione dei visitatori sia le strutture produttive storiche, recentemente restaurate, che una mostra permanente di 25 opere scultoree accuratamente collocate nel parco che comprendono lavori di Olafur Eliasson, Fernando Botero, Tony Cragg, Shintaro Miyake, Claes Oldenburg / Coosje van Bruggen, John Gerrard, Anish Kapoor e Marc Quinn. Ogni anno il museo organizza inoltre una mostra stagionale di arte contemporanea ma fino ad oggi il sito di Kistefos è stato aperto al pubblico solo nella stagione estiva a causa del rigido clima norvegese.
Il progetto di BIG
Nel 2014 il museo ha bandito un concorso internazionale per il progetto di un nuovo edificio con l’intento di ampliare la propria offerta estendendo il periodo di apertura al pubblico anche durante l’inverno.
Il progetto di BIG – Bjarke Ingels Group, vincitore del concorso, è un edificio-ponte sospeso sopra il fiume Ranselva, la cui forma ritorta richiama quella di un precedente progetto non realizzato per il museo ArtA in Olanda.
L’edificio, di circa 1400 metri quadrati, oltre ad ospitare spazi espositivi e servizi per il pubblico, connette due aree del parco di sculture che erano collegate solo da un vecchio ponte in legno, trasformando il percorso a “cul-de-sac” in un itinerario continuo ad anello.
L’edificio non è solo visivamente interessante, la morfologia del solido permette infatti di collegare in modo continuo le due sponde le fiume che hanno quote altimetriche differenti. L’interno inoltre determina una successione di spazi con caratteristiche diverse: due piani di sale sovrapposte nella parte sud dell’edificio ed una grande hall a tutta altezza in quella nord.
disegni e rendering di BIG, Bjarke Ingels Group
Foto di Laurian Ghinitoiu
Questa configurazione spaziale offre sale espositive adatte a ospitare piccole sculture, dipinti, fotografie e video nella porzione del museo su due livelli – che ospita anche un centro informazioni ed un negozio – mentre le opere di grandi dimensioni e le installazioni trovano posto nella sala al capo opposto, dove si trova anche una caffetteria con terrazza all’aperto.
L’esposizione all’interno del nuovo edificio va dunque vista come parte integrante del percorso nel suo complesso, che comprende il parco delle sculture ed il museo industriale, e forma così un’esperienza articolata e multiforme. In tal senso il nuovo edificio è davvero un ponte, sia fisico che concettuale, una metafora della coesistenza di diversi livelli percettivi e di diversi periodi storici che convivono nel sito.
La struttura portante dell’edificio progettato da BIG è costituita da una sequenza di portali realizzati con tubi a sezione rettangolare in acciaio, la cui rotazione progressiva determina la forma ritorta dell’edificio. Le facciate sono realizzate con pannelli opachi in acciaio inox satinato e da serramenti in vetro. Le facce trasparenti del museo seguono la deformazione dell’involucro, dando luogo ad uno spazio illuminato lateralmente all’estremità settentrionale ed ad una galleria espositiva illuminata dall’alto in quella meridionale.Per regolare il livello di irraggiamento solare, che potrebbe portare ad un eccessivo riscaldamento in estate, le parti vetrate sono dotate di una pellicola riflettente agli ultravioletti ed ad un sistema di oscuramento elettro-ottico.
rendering di BIG – Bjarke Ingels Group
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