Padiglione della Cina, Biennale di Architettura di Venezia 2018, l’installazione “Cloud Village” di Archi-Union Architects, interamente stampata in 3D; foto © Inexhibit
Building a Future Countryside
Il Padiglione della Cina alla Biennale di Architettura di Venezia 2018
Per la 16a Biennale di Architettura di Venezia, il Padiglione Cinese presenta un’ambiziosa mostra dedicata ai progetti di sviluppo dell’immensa provincia rurale cinese.
Intitolata Building a Future Countryside, e curata da Li Xiangning – docente alla Facoltà di Architettura e Urbanistica dell’Università Tongji – la mostra indaga come lo sviluppo del Paese possa combinare modernizzazione e tradizione, lontano da quella nostalgia per un passato pastorale che i cinesi chiamano “xiangchou”.
Suddiviso in sei sezioni tematiche intitolate Produzione, Turismo, Comunità, Cultura, Abitazione e Futuro, il padiglione della Cina mette in evidenza i progetti di alcuni architetti contemporanei che prefigurano modelli di riferimento per le aree rurali cinesi del futuro.
I progetti in mostra svelano come lo sviluppo architettonico e urbanistico possa essere un elemento determinante nel costruire nuove opportunità per le persone che vivono in aree rurali, oltre a mostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, come l’architettura contemporanea cinese sia sempre più capace di dare forma a progetti originali, coniugando l’eredità formale e le tecniche costruttive tradizionali con un approccio progettuale e tecnologico innovativo.
Ognuna delle sezioni della mostra è stata sviluppata da un architetto (o da uno studio) che è stato invitato a creare un’ installazione site-specific. Ognuna di queste include e presenta da quattro a cinque progetti. Gli architetti invitati sono: Dong Yugan, Zhang Lei, Liu Yuyang, Hua Li, Rural Urban Framework e Philip F. Yuan.
Vista generale dell’allestimento del Padiglione della Cina all Biennale di Architettura di Venezia 2018; foto © Inexhibit
Planimetria del padiglione; immagini foncesse dal Padiglione della Cina alla 16a Biennale di Architettura di Venezia
Building A future Countryside – Padiglione Cinese, 16a Biennale di Architettura di Venezia, alcune immagini della mostra; foto © Inexhibit
Padiglione Cinese, l’installazione “in bamboo” di Philip F. Yuan / Archi-Union Architects; foto © Inexhibit
Tra i progetti in mostra segnaliamo:
Villaggio Jintai di John Lin + Hoshua Bolchovel, Rural Urban Framework.
Si tratta di un insediamento rurale formato da 22 abitazioni, recinti per l’allevamento di polli e suini e da un centro civico, tutti realizzati utilizzando materiali locali che integrano soluzioni sostenibili, tra cui tetti verdi a gradoni, sfruttamento del biogas, ventilazione naturale e trattamento delle acque reflue.
Villaggio Jintai; foto Rural Urban Framework
Fattoria Biologica Comune di Taiyang di by Chen Haoru, Cityarc Design Office
Situato in un villaggio che conta 140 famiglie di contadini, questo allevamento di suini – che comprende speciali zone dove gli animali dormono, aree per l’alimentazione, latrine esterne, spazi all’aria aperta e vasche per bagnarsi – è stata costruito da manodopera locale utilizzando materiali del posto, tra cui i bambù giganti raccolti sulle colline circostanti e ciotoli presi da un vicino torrente. La progettazione ha tenuto conto sia delle abitudini degli animali che della necessità di realizzare colture a rotazione per provvedere in modo sostenibile alla loro alimentazione.
La grande stalla per suini della Fattoria Biologica Comune di Taiyang / Chen Haoru. Foto © Lu Hengzhong
Centro Visitatori di Jianamani di Zhang Li, Atelier TeamMinus
Il 14 aprile 2010 un terremoto ha colpito la prefettura di Yushu, danneggiando gravemente un’area di trentacinque chilometri quadrati e causando la morte di quasi duemilasettecento abitanti. Le autorità locali hanno concepito un piano per la ricostruzione di Yushu che potesse migliorare anche la qualità della città attraverso dieci progetti pilota. Il centro visitatori del Monastero Buddista di Jianamani, uno dei più importanti tra questi, ospita mostre dedicate alla cultura religiosa del Buddismo Tibetano, fornisce informazioni ai visitatori sul monastero di Jianamani e sulla sua storia e contiene anche un ufficio postale, un ambulatorio, bagni pubblici e una piccola biblioteca a servizio della comunità locale.
Centro Visitatori di Jianamani; foto Atelier TeamMinus
Centro Visitatori di Jianamani; il modello in scala esposto nel Padiglione della Cina; foto © Inexhibit
Ponte di Shimen di Xu Tiantian, DnA Design and Architecture
E’ il progetto per la nuova copertura del Ponte di Shihmen, un viadotto stradale in disuso costruito negli anni Settanta, che è stato trasformato in una passerella pedonale. Ispirata all’architettura in legno cinese tradizionale, la nuova struttura garantisce protezione dal sole e dalla pioggia e permette di ammirare il magnifico paesaggio naturale circostante.
Il Ponte di Shimen Bridge; foto © Ziling Wang
Fabbrica di Zattere in Bambù di Wuyishan di Hua Li, Trace Architecture Office.
Situata in un villaggio rurale nella provincia di Fujian, la Fabbrica di Wuyishan è uno stabilimento di produzione e un deposito per zattere in bambù che vengono utilizzate dai turisti per navigare sui fiumi della zona. Per creare una costruzione che favorisse l’uso di risorse locali e principi di economicità, gli architetti hanno deciso di utilizzare calcestruzzo realizzato in loco per la struttura, blocchi forati in calcestruzzo per le partizioni esterne, tegole in cemento per le coperture e bambù e legno per frangisole, porte, finestre e corrimano; hanno inoltre scelto di lasciare questi materiali sostanzialmente grezzi in modo da farne emergere la natura intrinseca.
Fabbrica di Zattere in Bambù di Wuyishan, foto © Su Shengliang
Scuola Materna del Villaggio di Xinchang di Chen Yifeng + Liu Yichun, Atelier Deshaus
La scuola materna centrale del villaggio di Xinchang è uno degli asili che la Open Foundation ha donato all’area colpita dal terremoto di Lushan del 2013. Circondato da montagne, il sito è un terreno di piccole dimensioni nella parte nordovest del villaggio. Tutta la scuola è pensata come un “villaggio” ed è suddivisa in nove “cottage” raccolti intorno ad un cortile a forma di U.
Il pavimento del cortile e le facciate sono rivestite da un particolare tipo di mattoni in argilla scistosa prodotti in loco che conferiscono un aspetto volutamente artificiale al complesso. Ecco quindi che, se da un lato il progetto vuole distinguersi dalla natura, dall’altro forma un insieme indivisibile con il cielo, il terreno, i villaggi vicini e le montagne circostanti.
Scuola materna centrale di Xinchang, la piazza interna. Immagine © Su Shengliang
In Bamboo di Philip F. Yuan, Archi-Union Architects
Sito nella cittadina di Daoming nella provincia del Sichuan, si tratta di un edificio progettato e costruito da Philip F. Yuan e dal suo team all’inizio del 2017. La cittadina di Daoming è conosciuta per la sua lunga tradizione di intreccio del bambù. A Daoming, quest’attività è più che un semplice lavoro manifatturiero, è infatti parte integrante del modo in cui le famiglie passano insieme il tempo e di come i vicini si facciano visita reciprocamente.
In Bamboo è un centro culturale multifunzionale per la comunità rurale locale ed offre spazi per mostre, conferenze, e riunioni, oltre che per cene e feste ed è un punto di riferimento per i villaggi che lo circondano. Il progetto unisce nuove tecnologie costruttive con le capacità artigianali locali, integrando tecniche edilizie tradizionali con la prefabbricazione industriale.
In Bamboo / Philip F. Yuan; il pannello in mostra nel Padiglione Cinese alla Biennale di Venezia; foto © Inexhibit
In Bamboo / Philip F. Yuan. Image © Bian Lin
Installazione Cloud Village di Archi-Union Architects
La Cina presenta alla Biennale, come parte del suo padiglione, anche una struttura stampata in 3D, progettata dallo studio Archi-Union e chiamata “Cloud Village” il cui disegno è ispirato a quello dell’ingresso di un villaggio cinese tradizionale; l’installazione è collocata nello spazio esterno al padiglione, ovvero nel Giardino delle Vergini.
Padiglione della Cina, 16a Biennale di Architettura di Venezia, 2018, “Cloud Village”, installazione esterna stampata in 3D di Archi-Union Architects; foto © Inexhibit