Andrea Bouquet
Breve biografia
Dopo gli studi sulla lavorazione del legno e dieci anni in diverse botteghe artigiane piemontesi, nel 2006 inizio il mio percorso mescolando e innestando arte, natura e cultura con il saper fare artigiano: in una parola artiere, la definizione coniata dal critico Enzo Biffi Gentili. Innamorato della materia e formato come artigiano, ho come punto di forza “il saper fare”
Poetica e approccio progettuale
In questi ultimi anni di super tecnologie con stampanti 3d, digitalizzazione del processo progettuale e costruttivo, i miei mobili, il mio design va probabilmente in controtendenza perché la progettazione e la realizzazione avvengono semplicemente a mano e con l’ausilio di pochi utensili elettrici.
In fase progettuale mi affido a pochi schizzi che spesso vengono modificanti durante la costruzione, affidandomi alla esperienza e alla sensibilità artigiana che mi guida nella realizzazione del pezzo in base alla natura del materiale che ho a disposizione. Innamorato della materia e formato come artigiano, ho come punto di forza “il saper fare”. Mescolo, miscelo e innesto, l’ebanisteria tradizionale, la storia del mobile e la storia locale con linee di gusto contemporaneo. La posizione del mio studio/laboratorio, al limitare del bosco e, affacciato ad un ambiente naturale, selvatico è di forte stimolo alla poetica che emerge dai miei lavori nei quali è evidente il mescolarsi di più essenze: non esiste in natura un prato di soli fiori gialli. Avendo così la presunzione di avvicinare il selvatico all’arte e l’arte al design.