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La moda è sostenibile? ‘Fashioned from Nature’ al V&A Museum

  • Dal 21 aprile prossimo il Victoria & Albert Museum di Londra presenta ‘Fashioned from Nature’, un racconto sulla complessa relazione tra moda e natura a partire dal XVII secolo. 

    in copertina: Manifestazione Greenpeace Detox a Bandung © Greenpeace/Hati Kecil Visuals

    La mostra vuole mettere in luce come nella storia del costume la natura sia da sempre una fonte inesauribile di ispirazione, con valenze simboliche ed estetiche; un’ispirazione che nel cosso dei secoli si è tradotta in colori e forme di abiti e accessori o in evocazioni del mondo animale e vegetale nelle stampe dei tessuti. Ma i processi di produzione industriale dell’abbigliamento, e la crescente domanda di materie prime, sollevano inevitabilmente la questione della salvaguardia dell’ambiente. La mostra al V&A analizzerà infatti come il tema della sostenibilità investa anche l’ambito del fashion design, sollecitando l’industria della moda a percorrere nuove strade, ad esempio attraverso la sperimentazione di materiali alternativi a quelli tradizionalmente utilizzati.

    Orecchini, 1875 circa. Museum no. AP.258-1875. © Victoria and Albert Museum, Londra 

    Richard James, completo,1998, Enghilterra. Museum no. T.111:1&2-2012. © Victoria and Albert Museum, Londra

    ‘Fashioned from Nature’ dimostra come la moda possa essere al contempo creativa e sostenibile, anche grazie alla complicità del mondo dello spettacolo che facilmente può veicolare messaggi: al Met Gala 2016 ad esempio, l’attrice Emma Watson ha indossato un abito disegnato da Calvin Klein, realizzato con un materiale ricavato dalle bottiglie di plastica riciclate. Il look è stato creato come parte della “Green Carpet Challenge” con Eco-Age, un’iniziativa nata proprio per unire sostenibilità e glamour.  Vivienne WestwoodFashion Revolution, Stella McCartney e  Christopher Raeburn sono solo alcuni dei nomi rappresentati nella mostra.

    A sinistra: Grape dress, realizzato con Vegea, un materiale simile alla pelle ricavato dalla lavorazione degli scarti dell’uva © Vegea
    A destra: Calvin Klein, Green Carpet Challenge, abito indossato da Emma Waston al MET Gala 2016. © Matt Baron/REX/ Shutterstock 

    In mostra saranno esposti sia nuovi materiali che riducono l’impatto sull’ambiente che progetti  concettuali e collaborativi. Tra gli esempi più interessanti un abito creato dalle radici delle piante, dell’artista olandese Diana Scherer, che attraverso il progetto “EXERCISES IN ROOTSYSTEM DOMESTICATION” utilizza semi, terra e acqua per dare forma ai sistemi radicali rendendoli  materiali simili al tessuto; un abito bioluminescente in seta geneticamente modificata creato da Sputniko! con il MIT Lab e l’Istituto Nazionale di Scienze Agricole (NIAS) Corea del Sud e una tunica e pantaloni in seta di ragno sintetica di Bolt Threads x Stella McCartney.

    Diana Scherer, abito realizzato con radici di piante, foto Diana Scherer, via https://hetnieuweinstituut.nl/en

    Fashioned from Nature
    [mostra temporanea]
    Victoria & Albert Museum, Londra
    21 Aprile 2018  / 27 Gennaio 2019

    Immagini, courtesy of Victoria & Albert Museumhttps://www.vam.ac.uk/

    T-shirt disegnata da Greenpeace negli anni ’90. Museum no. T.602-1997. © Victoria and Albert Museum, Londra.

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