‘Project Olympus’, l’habitat lunare sostenibile progettato da BIG e ICON

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‘Project Olympus’, l’habitat lunare sostenibile progettato da BIG e ICON

BIG-Bjarke Ingels Group – insieme ad ICON, sviluppatore di tecnologie di costruzione avanzate tra cui robotica, software e materiali da costruzione, e a SEArch + (Space Exploration Architecture) – ha iniziato a sviluppare un sistema di costruzione spaziale che potrebbe essere la base per la futura esplorazione della Luna.
Attraverso il programma Artemis, la NASA ha dichiarato che la superficie lunare sarà il primo sito al di fuori della Terra ad essere esplorato. In questa prospettiva, lo studio BIG ha collaborato con ICON alle prime fasi di progetto di ‘Project Olympus’, un habitat lunare sostenibile, realizzato con materiali e tecnologie che forniscono una migliore protezione dalle radiazioni e dai micrometeoriti rispetto a quella che si ottiene con gli habitat metallici o gonfiabili.
Per spiegare il potere dell’architettura c’è una parola danese che letteralmente significa dare forma a ciò che non ha ancora ricevuto forma. Questo diventa fondamentalmente chiaro quando ci avventuriamo oltre la Terra, e iniziamo a immaginare come saremo, costruiremo e vivremo su mondi completamente nuovi. Con ICON stiamo aprendo la strada a nuove frontiere, sia materialmente, tecnologicamente che dal punto di vista ambientale. Le risposte alle nostre sfide sulla Terra potrebbero essere trovate molto bene sulla Luna“, ha affermato Bjarke Ingels, fondatore e direttore creativo di BIG-Bjarke Ingels Group.

In collaborazione con il Marshall Space Flight Center della NASA, a Huntsville in Alabama, ICON testerà il simulatore del suolo lunare con varie tecnologie di elaborazione e stampa. I test aiuteranno a progettare e sviluppare elementi-prototipo per un possibile futuro sistema di costruzione additivo su vasta scala; l’obiettivo è quello di stampare le infrastrutture direttamente sulla Luna. La nuova partnership si basa sulla tecnologia ICON presentata durante la 3D Printed Habitat Challenge della NASA nel 2018.
Riconosciuto su scala globale per i progetti innovativi per l’esplorazione spaziale, “incentrati sull’uomo”, SEArch + lavora da oltre un decennio con Johnson Space Center Human Habitability Division della NASA, Langley Research Center, Ames Research Center e importanti società aerospaziali.
Garantire la sicurezza degli astronauti è fondamentale per il nostro lavoro in SEArch +.
La creazione di spazi che arricchiscono e celebrano la vita umana è fondamentale per il nostro ruolo di architetti e designer, così come lo è la creazione di luoghi che consentiranno alle persone di vivere su pianeti lontani. In SEArch + crediamo che la stampa 3D con materiali ‘locali’ non sia solo una fantastica soluzione pratica ma che si dimostrerà di fondamentale importanza per la sopravvivenza della nostra specie, sia qui sulla Terra che nello spazio esterno“, hanno affermato i co-fondatori di SEArch +.

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Basandoci sull’ esperienza costruita con Mars Science City, stiamo lavorando per sviluppare la prima struttura permanente sulla Luna resiliente all’ambiente lunare, dove il costo del trasporto del carico richiede una rigorosa efficienza. Abbiamo esplorato varie forme costruttive per contenere la pressione atmosferica e ottimizzate per la protezione dalle radiazioni cosmiche e solari. L’habitat sarà progettato con la ridondanza intrinseca richiesta per gli edifici extraterrestri, utilizzando anche una tecnologia costruttiva robotica rivoluzionaria, che utilizza solo risorse in situ e che non lascia rifiuti. Con le tecnologie e i parametri di efficienza sviluppati per la costruzione di edifici extraterrestri, Project Olympus ci aiuterà anche a costruire in modo sostenibile sul pianeta Terra mentre “. Martin Voelkle, partner BIG.

Project Olympus è il secondo progetto di BIG per lo spazio dopo Mars Science City che, attualmente in fase di sviluppo a Dubai, è un prototipo per esplorare le tecnologie di costruzione di cui l’umanità avrebbe bisogno per risiedere sul Pianeta Rosso. Come Mars Science City, il progetto Olympus risponderà a 8 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, relativi all’ambiente edificato del nostro pianeta.

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Immagini, courtesy of BIG-Bjarke Ingels Group


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