Centro Botín, Santander – Renzo Piano
Cantabria, Spain

Il Centro Botín è un centro culturale a Santander, nel nord-ovest della Spagna, progettato da Renzo Piano e principalmente dedicato alle arti visive.
Storia e luogo
Inaugurato a giugno 2017, il centro è la sede espositiva principale della Fondazione Botín, un’istituzione filantropica fondata nel 1964 dalla famiglia Botín, proprietaria di Banco Santander. Parte di un più grande progetto di riqualificazione urbana, l’edificio è stato pensato sia per esporre al pubblico opere dalla collezione d’arte della fondazione che per accogliere mostre temporanee, proiezioni cinematografiche, spettacoli dal vivo e programmi didattici legati a varie discipline artistiche.
Il nuovo Centro Botín é situato al centro del waterfront di Santander, città spagnola di 170.000 abitanti e capitale della regione Cantabria. Un tratto di 5 chilometri del lungomare cittadino è attualmente in fase di rinnovamento sulla base di un ambizioso masterplan, sviluppato dallo studio Arup, che ha l’obiettivo di trasformare la città in una delle capitali culturali e turistiche della macro-regione transnazionale del Golfo di Biscaglia.
Immagine di copertina: il Centro Botín a Santander visto da Calle Muelle de Calderón; foto © Enrico Cano
Vista aerea da sud del Centro Botín; foto © Enrico Cano
Masterplan per la riqualificazione del lungomare urbano di Santander, il sito del Centro Botin e dei giardini di Pereda è evidenziato in rosso; mmagine Arup
L’edificio di Renzo Piano
L’edificio di 8,739 metri quadrati progettato dal Renzo Piano Building Workshop (RPBW) è composto da due “lobi”, la cui forma ricorda quella di una carena di nave, che sembrano galleggiare sopra il suolo sostenuti da una serie di sottili pilastri, e che si proiettano parzialmente al di sopra della superficie del mare. Progettato in collaborazione con lo studio Madrileno Luis Vidal + Architects, questo è (abbastanza sorprendentemente), il primo progetto che Piano realizza in Spagna.
A richiamare la nota passione di Piano per la nautica, l’edificio ricorda una struttura marittima – un po’ una piattaforma petrolifera ed un po’ una nave in un bacino di carenaggio – deposta sul lungomare e affacciata sull’oceano, su quella che un tempo era l’area portuale della città, e sulla vicina area verde dei Jardines de Pereda, ampliata e restaurata per l’occasione su progetto del paesaggista spagnolo Fernando Caruncho.
Per non nascondere la vista sull’oceano, i due volumi sono sollevati di sei metri sopra il livello della suolo, in modo da lasciare uno spazio pubblico ininterrotto affacciato sulla baia di Santander. Per lo stesso motivo, un tratto della strada costiera – che, come in molte città portuali, costituiva una barriera fisica e percettiva tra la città ed il suo affaccio sul mare – é stata interrata in corrispondenza dell’area d’intervento, creando in tal modo un nuovo accesso diretto al lungomare e permettendo di raddoppiare la dimensione dei giardini Pereda.
I volumi sono rivestiti con 280.000 dischi in ceramica perlacea che ricordano vagamente i gusci di enormi patelle che incrostano un vascello. Una serie di piattaforme e di grandi aperture vetrate ed una terrazza pensile permettono viste panoramiche sull’oceano Atlantico e sulla città.
La struttura dei singoli gusci è formata da una “gabbia” tridimensionale in acciaio che permette di ottenere un grande spazio interno a pianta libera.
Il blocco occidentale, il più grande dei due, accoglie due piani di spazi espositivi, con una superficie complessiva di 2.500 metri quadrati; le gallerie al livello superiore sono illuminate in modo naturale attraverso un tetto semi-trasparente a tre strati completatto da un sistema frangisole in alluminio. Un volume vetrato collocato al di sotto del “guscio” ovest ospita la hall d’ingresso, un bookshop, un bar, ed il ristorante El Muelle dello chef due stelle Michelin Jesús Sánchez.
Il “lobo” orientale, dedicato a didattica e spettacoli dal vivo, contiene un auditorium multifunzionale da 300 posti e sale per attività educative, laboratori artistici, e per corsi di danza, musica ed altre attività creative. Il Centro Botín comprende anche un cinema-teatro all’aperto da 2.000 posti.
Centro Botín Center, planimetria generale; immagine RPBW
Il Centro Botín visto dai giardini di Pereda; foto © Enrico Cano
Collezione d’arte ed attività
La collezione della Fondazione Botín è dedicata principalmente all’arte contemporanea ed è formata da dipinti, disegni, sculture ed installazioni di importanti artisti internazionali tra cui Miroslaw Balka, Tacita Dean, Carlos Garaicoa, Mona Hatoum, Joan Jonas, Jannis Kounellis, Julie Mehretu, Antoni Muntadas, Gabriel Orozco e Juan Uslé; opere provenienti dalla collezione sono solitamente esposte in mostre temporanee tematiche ospitate nelle sale all’ultimo piano del blocco occidentale.
Il programma del Centro Botín comprende mostre temporanee di arte, sia contemporanea che non, installazioni su commissione, progetti di ricerca ed attività didattiche e di formazione legate ad arti visive, cinema ed arti dello spettacolo.
Mostra “Arte en el Cambio de Siglo”, Giugno 2017-Gennaio 2018, vista di una delle sale con opere provenienti dalla collezione permanente della Fondazione Botín di Gabriel Orozco, Fernando Sanchez Castillo, Carlos Irijalba, Paul Graham e Juan Muñoz
Galleria d’immagini – esterni
Il Centro Botín Center sul lungomare di Santander al tramonto; foto © Enrico Cano
Una vista zenitale del centro che mostra chiaramente la forma in pianta dei due “lobi”; foto © Enrico Cano
Il centro visto dal lato mare; foto © Enrico Cano
Foto © Enrico Cano
Viste notturne dell’edificio di Renzo Piano; foto © Enrico Cano
Un’immagine del centro in corso di costruzione nel 2014, si noti la struttura “a tunnel” in acciaio dell’edificio; foto © Fundación Botín
Dettagli del rivestimento di facciata ralizzato con 280.000 dischi in ceramica con finitura perlacea; foto © Enrico Cano
Alcune immagini delle passerelle e delle terrazze panoramiche che “avvolgono” i due corpi principali dell’edificio; foto © Enrico Cano
Galleria d’immagini – disegni architettonici
Schizzo concettuale di Renzo Piano per il Centro Botín; © Renzo Piano Building Workshop
Dall’alto in basso: Centro Botín, prospetti est, sud, ovest e nord; © Renzo Piano Building Workshop
Pianta del primo piano; © Renzo Piano Building Workshop
Centro Botín, sezioni trasversale e longitudinale; © Renzo Piano Building Workshop
Galleria d’immagini – interrni
La hall d’ingresso a piano terra e l’auditorium multifunzionale all’interno del blocco ovest; foto © Enrico Cano / Centro Botín
Vista della mostra “Ligereza y atrevimiento. Dibujos de Goya”, Giugno – Settembre 2017; foto: Centro Botín
Viste interne di alcune delle gallerie espositive; foto © Enrico Cano
Tutte le imamgini sono state gentilemnte fornite dalla Fundación Botín
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