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Fellini Museum, Rimini

  • Federico Fellini Museum, Rimini, Castel Sismondo

    Rimini ha dedicato un museo diffuso a Federico Fellini, uno dei più grandi registi di sempre.
    I film La strada, Le notti di Cabiria, e Amarcord hanno vinto l’Oscar come miglior film straniero, mentre nel 1993 gli è stato conferito l’Oscar alla carriera.

    In copertina: Castel Sismondo, uno dei tre siti del Fellini Museum; foto: Ufficio Stampa Comune di Rimini

    Aperto al pubblico il 19 agosto 2021, Il Fellini Museum è un museo del cinema che mette al centro l’opera del grande regista, nato nella città romagnola il 20 gennaio 1920, con oltre cinque ore di estratti di film restituiti all’interno di un’ allestimento immersivo e partecipativo.
    Al repertorio audiovisivo si affianca un’ importante sezione documentale con i disegni di scena originali, gli abiti di Danilo Donati, oggetti, fotografie e i taccuini di Nino Rota che firmò le colonne sonore di molti suoi film.

    Il Fellini Museum si dipana lungo tre punti cardine del centro storico di Rimini: Castel Sismondo, ovvero la rocca del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; Palazzo del Fulgor, un edificio di origine settecentesca sede del leggendario cinema immortalato in Amarcord e riallestito con le scenografie progettate da Dante Ferretti, e Piazza Malatesta, una grande area urbana con arene per spettacoli, installazioni artistiche, un velo d’acqua che rievoca l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che, come nel finale di 8½, vuole essere un inno alla vita, alla solidarietà e alla voglia di stare insieme.

    Il Fellini Museum è stato realizzato grazie alla partecipazione di quasi tutti i produttori dei film di Fellini e degli attuali titolari dei diritti di sfruttamento: da RTI – Gruppo Mediaset a Titanus, da Pea Films Inc a Cristaldi Film, da Rai Cinema a Istituto Luce / Cinecittà, da Gaumont a Lyric Productions a Compagnia Leone Cinematografica, nonché grazie al coinvolgimento dei principali archivi audiovisivi nazionali: dalle Teche Rai all’Archivio storico dell’Istituto Luce, dalla Fondation Fellini pour le Cinèma di Sion all’associazione Tonino Guerra, dall’archivio storico Barilla all’Archivio nazionale del Cinema di impresa e all’archivio fotografico della Fondazione Centro sperimentale di Cinematografia, dalla Fondazione Cineteca di Bologna a Cinemazero di Pordenone, da Reporters Associati & Archivi all’Associazione culturale Mimmo Cattarinich all’archivio Maraldi.

    Estratti video tratti da La Dolce Vita proiettati sulla facciata del Teatro Galli in Piazza Malatesta; foto: Ufficio Stampa Comune di Rimini

    Vista aerea di Castel Sismondo, la sede principale del Fellini Museum.

    Due sale della mostra permanente del Fellini Museum a Castel Sismondo; foto Lorenzo Burlando.

    Una galleria dedicata alla moglie di Fellini, l’attrice Giulietta Masina; foto Lorenzo Burlando.

    Sale con scenografie e filmati da “La Dolce Vita”; foto Lorenzo Burlando.

    Alcuni degli abiti di scena disegnati da Danilo Donati per la celebre “sfilata di moda ecclesiastica” del film “Roma” (1972); foto Lorenzo Burlando.

    Una delle gallerie del Fellini Museum a Palazzo del Fulgor; foto Lorenzo Burlando.

    Marcello Mastoianni e Anita Ekberg in uno spezzone tratto da “La dolce Vita”, Piazza Malatesta, Rimini.

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