Creata nel 2006, la Fondazione Jérôme Seydoux-Pathé è un’istituzione dedicata: “alla trasmissione della storia del cinema attraverso la storia, la conservazione, il restauro e la messa a disposizione dle pubblico del patrimonio storico di Pathé da un lato e, dall’altro lato, attraverso un programma di film, mostre ed eventi culturali”. La Fondazione ha sede in un edificio, progettato da Renzo Piano, in Avenue des Gobelin.
la collezione della Fondazione comprende 700 film insieme ad altro materiale prodotto dalla celebre casa cinematografica francese Pathé, fondata nel 1896, oltre a manifesti, apparecchiature cinematografiche, libri, riviste, fotografie, disegni, costumi e altri reperti.
Il programma della Fondazione comrpende mostre temporanee, proiezioni cinematografiche, conferenze, visite guidate ed eventi speciali.
La facciata storica della Fondazione Seydoux-Pathé Foundation su Avenue des Gobelin, disegnata da Auguste Rodin nelal secodna metà del diciannovesimo secolo; foto © Federica Lusiardi/Inexhibit
L’edificio di Renzo Piano
L’edificio della Fondazione Jérôme Seydoux-Pathé Foundation sorge sul sito in un ex cinema/teatro, la cui facciata venne disegnata da Auguste Rodin nel 1869, che è stato completamente trasformato su progetto di Renzo Piano. Completato nel, il nuovo edificio disegnato da Piano soprende i visitatori con il suo volume principale curvilineo, invisibile dalla strada, che accoglie uno spazuio d’0ingresso multifunzionale, due sale espositive, una sala cinematografica da 70 posti e gli uffici della fondazione.all’ultimo piano, coperto da una cupola trasparente che fornisce illuminazioen naturale agli spazi sottostanti. eparato dall’edificio principale da un giardino interno con alcuni alberi di betulla, c’è un secondo edificio più piccolo che contiene un bar e una piccola biblioteca con una sala di lettura per i visitatori.
Nonostante le ridotte dimensioni del lotto, con la Fondazione Jérôme Seydoux-Pathé, Piano è stato capace di creare un’architettura superba. Sebbene l’edificio principale, con la sua forma che ricorda un grande bozzolo e il suo rivestimento in metallo forato, è senza dubbio il punto forte del complesso; sono il piccolo giardino e l’edificio semplice e lineare sul retro che danno al luogo la sua atrmosfera unica e rilassata. Seduti all’ombra di una betulla ad uno dei tavolini sulla terrazzina del bar, è difficile pensare che ci si trova solo a una manciata di passi da una trafficata strada nel cuore di una delle principali capitali europee.
L’ingresso principale della Fondazione con il “bozzolo” rivestito in metallo disegnato da Piano sullo sfondo; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Un piccolo giardino con un boschetto di betulle si trova tra il volume del “bozzolo” e il padiglione che ospità il bar caffetteria; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Una vista dell’atrio della Fondazione; al momento della mia visita era in programma una mostra su Federico Fellini; il rinoceronte dorato, soprannominato “Rina”, era presente ne “La nave va”, film diretto da Fellini nel 1983; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Una delle sale per mostre temporanee si trova al piano interrato dell’edificio principale; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Al momento della mia visita alla Fondazione Jérôme Seydoux-Pathé; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Un’immagine del padiglione posteriore, anch’esso progettato da Renzo Piano, visto dal giardino interno; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Una piccola biblioteca, realizzata principalmente in legno compensato, si trova all’interno del padiglione posteriore; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Il giardino interno e l’edificio principale visti dll’interno del bar/caffetteria; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit
Il “bozzolo” visto dall’atrio d’ingresso della Fondazione Jérôme Seydoux-Pathé; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit