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Museo d’arte Glenstone, Potomac, Maryland

  • Glenstone Museum Potomac Thomas Phifer and Partners pavilions

    Glenstone è un museo dedicato all’arte moderna e contemporanea situato a Potomac, nello stato del Maryland, circa 25 chilometri a nord-ovest di Washington D.C.

    Storia e sito
    Inaugurato nel 2006, il museo è stato fondato dal miliardario americano Mitchell Rales “per raccogliere opere d’arte del dopoguerra della massima qualità, rappresentative dei grandi cambiamenti avvenuti nel modo in cui viviamo e comprendiamo l’arte del ventesimo e ventunesimo secolo”.

    Sopra: l’ampliamento The Pavilion del Museo Glenstone; foto © Iwan Baan. Courtesy Glenstone Museum.

    Una vista esterna dell’ampliamento del 2018 progettato daThomas Phifer; foto © Iwan Baan. Courtesy Glenstone Museum.

    Situato in un parco di oltre 120 ettari disegnato dallo studio di architettura del paesaggio PWP, il museo ha sede in un edificio modernista di 2.800 metri quadrati progettato dallo studio newyorkese Gwathmey Siegel & Associates Architects.
    Circondato da grandi installazioni scultoree, l’edificio monopiano del museo è stato pensato per costruire un dialogo tra arte e architettura e per integrarsi col magnifico paesaggio circostante, arricchito da torrenti, prati, boschi, un laghetto di 12.000 metri quadrati e un piccolo stagno di ninfee.

    Glenstone, vista esterna dell’edificio del 2006, disegnato da Charles Gwathmey; foto: Iwan Baan. Courtesy: Glenstone Museum.

    L’ampliamento del 2018
    Nel 2018 è stato completato l’ ampliamento del museo su progetto dello studio di architettura Thomas Phifer and Partners. Denominata “The Pavilions”, l’espansione di quasi 19.000 metri quadrati, è formata da padiflioni interconnessi che ospitano 11 sale per mostre d’arte, sia temporanee che semi-permanenti, collegate fra loro da un camminamento vetrato affacciato su un bacino artificiale. L’ampliamento comprende anche un nuovo ingresso per il pubblico, uffici, spazi tecnici e di supporto, un centro informazioni e un bar-caffetteria.
    Le pareti esterne ed interne dei padiglioni sono realizzate con blocchi in calcestruzzo aperte da  grandi vetrate, i soffitti sono in cemento lisciato e i pavimenti in graniglia di pietra. In alcune sale, come la caffetteria e la hall d’ingresso, è stato anche utilizzato il legno di acero per i pavimenti e i rivestimenti di pareti e soffitti.

    L’edificio è stato inserito nel paesaggio “come se emergesse dalla terra”, e si rapporta abilmente con lo specchio d’acqua antistante nel quale sono state messe a dimora varie piante acquatiche stagionali, in un dialogo ben riuscito tra naturale e artificiale; dialogo ulteriormente rafforzato da un uso generalizzato dell’illuminazione naturale, sia attraverso le grandi finestrature verticali che per mezzo di lucernari.

    Museo Glenstone, i volumi dell ‘espansione ‘The Pavilions’ galleggiano sullo specchio d’acqua; foto © Iwan Baan, courtesy Glenstone Museum.

    Uno dei camminamenti vetrati che formano la spina dorsale dell’ampliamento del 2018; a sinistra la scultura Big Phrygian di Martin Puryear, 2010-2014; foto: Ron Amstutz, per concessione di Glenstone Museum.

    Colellezione e esposizioni
    Le mostre tematiche e le retrospettive del Glenstone espongono a rotazione opere provenienti dalla collezione del museo.
    La collezione è composta da lavori – dipinti, sculture, fotografie e installazioni – di molte tra le figure più noti della scena artistica moderna e contemporanea, tra cui Vito Acconci, John Baldessari, Jean-Michel Basquiat, Joseph Beuys, Alberto Burri, Alexander Calder, Maurizio Cattelan, Christo, Willem de Kooning, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Nan Goldin, Andreas Gursky, Keith Haring, Damien Hirst, Robert Irwin, Jasper Johns, Donald Judd,  Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Yayoi Kusama, Sol LeWitt, Sarah Lucas, Henri Matisse, Bruce Nauman, Claes Oldenburg, Michelangelo Pistoletto, Sigmar Polke, Jackson Pollock, Martin Puryear, Robert Rauschenberg, Man Ray, Gerhard Richter, Mark Rothko, Doris Salcedo, Thomas Schütte, Hiroshi Sugimoto, Jean Tinguely, Cy Twombly, Jeff Wall e Andy Warhol, fra gli altri.
    Il parco di sculture ospita invece opere di Charles Ray, Tony Smith, Michael Heizer, Robert Gober, Richard Serra, Ellsworth Kelly, Andy Goldsworthy, Felix Gonzalez-Torres, Jeff Koons, Janet Cardiff & George Bures Miller.

    L’ingresso al Museo Glenstone è gratuito; si consiglia comunque di prenotare la visita in anticipo per telefono o per e-mail.

    Mostra retrospettiva su Charles Ray (da sinistra a destra): Table, 1990; Fall ’91, 1992; Baled Truck, 2014; The New Beetle, 2006; © Charles Ray, Matthew Marks Gallery. Foto: Ron Amstutz / Glenstone Museum

    Lygia Pape, Livro do tempo, 1961-1963; foto © Iwan Baan.

    La scultura “Split-Rocker” di Jeff Koons, 2000; © Jeff Koons / Glenstone Museum.


    Immagini

    Una vista aerea del complesso del Museo Glenstone a Potomac, Maryland. Sulla sinistra: l’edificio disegnato da Gwathmey Siegel & Associates Architects e quello di Thomas Phifer and Partners. Foto © PWP Landscape Architecture / Glenstone Museum.

    Pianta del nuovo padiglione; fonte:Thomas Phifer and Partners.

    Museo Glenstone Museum, una delle passerelle in legno che attraversano il parco; foto © Iwan Baan.

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