Il Museo di Storia Naturale di Venezia è un museo scientifico sito nel sestiere di Santa Croce ed affacciato su Canal Grande a breve distanza dalla galleria di arte di Ca’ Pesaro.
Edificio
Ci si arriva dal Sestiere di Santa Croce, e l’ingresso ritagliato nel muro di mattoni introduce ad un giardino ben curato e silenzioso che invita a fermarsi qualche minuto.
Il museo è ospitato dal 1923 nel Fondego dei Turchi (il nome deriva dal fatto che nel Settecento e Ottocento l’edificio fu quartier generale dei mercanti Ottomani a Venezia), un bel palazzo in stile Veneto-Bizantino risalente al XIII secolo. L’aspetto attuale del palazzo, in particolare la monumentale facciata su Canal Grande, si deve ad una serie di lavori di “restauro”, invero piuttosto fantasiosi, realizzati nella seconda metà dell’Ottocento su progetto dell’architetto Federico Berchet. Oltre al piccolo giardino d’ingresso Il palazzo comprende anche un grande cortile porticato.
Il Museo di Storia naturale di Venezia è uno di quei luoghi che restano nella memoria per la ricchezza dell’esperienza complessiva: per il fascino del palazzo del Fondego dei Turchi che lo ospita, e per il percorso museale capace di coinvolgere i visitatori attraverso un progetto museografico basato sull’immersività e sulla strategia della “sorpresa”che si apprezza lungo tutto il percorso.
Collezioni e mostra permanente
Riallestita di recente e godibile sia dai più giovani che dagli adulti – il museo è stato completamente rinnovato nel 2011 – la mostra permanente del museo, principalmente dedicata alla storia della vita sulla terra, è costituita da oggetti (fossili, reperti, animali tassidermizzati, modelli e perfino alcune mummie), contributi audio-video e postazioni interattive. L’allestimento combina sale di aspetto intenzionalmente “retrò” con spazi fortemente innovativi sia nel design che nelle tecnologie di comunicazione. La mostra presenta vari temi, tra cui paleontologia, biodiversità, esplorazioni e spedizioni scientifiche, storia della vita sulla Terra e del suo adattamento ai diversi habitat.
La mostra inizia a piano terra con due gallerie. La Galleria dei Cetacei presenta vari reperti – tra cui lo scheletro di una balenottera comune lungo oltre 18 metri -, e sezioni dedicate alla biologia dei cetacei, alla storia della caccia alle balene ed alle varie specie di cetacei che vivono nel Mar Mediterraneo. Una seconda galleria ospita un acquario che presenta l’habitat e gli organismi viventi di un tipico ambiente marino dell’Alto Adriatico.
Uno scheletro di balenottera comune (Balaenoptera physalus) è sospeso all’interno dello spazio d’ingresso del museo; foto © Inexhibit
Al primo piano, il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni principali.
La prima parte, intitolata Sulle tracce della vita è formata da una sequenza di sale dedicate ai fossili e alla paleontologia: il percorso è unificato percettivamente dalla presenza di un segno continuo e sinuoso che corre attraverso le sale diventando al contempo un supporto per le teche dei reperti. Questa sezione racconta la storia della vita sul pianeta Terra dal Precambriano sino all’era Cenozoica e comprende anche una galleria specificatamente dedicata ai dinosauri.
La seconda parte Raccogliere per stupire, raccogliere per studiare, che si apre con tre sale di grande impatto dedicate agli esploratori veneziani, racconta la storia del collezionismo scientifico attraverso un linguaggio che riporta alle origini della museologia naturalistica; grandi vetrine a parete contengono reperti e oggetti degli esploratori, mentre la sala attigua espone impressionanti trofei di caccia. Una “wunderkammer” ottagonale, con la sua sorprendente collezione di “meraviglie”, esalta ulteriormente il carattere che contraddistingue questa parte del percorso.
Intitolata Le strategie della vita, la terza sezione presenta, attraverso sale tematiche arricchite da un innovativo apparato multimediale e interattivo, la complessità delle forme di vita sul nostro pianeta e la capacità di adattamento ai diversi ambienti.
A ognuno dei temi trattati, ad esempio “muoversi in tre dimensioni nell’acqua”, “non muoversi”, “nutrirsi di luce”, corrisponde una scena fortemente connotata dalle forme e dai colori che rimandano all’ambiente naturale a cui si riferisce.
Il Museo di Storia Naturale di Venezia organizza anche mostre temporanee, conferenze, attività didattiche e programmi di educazione scientifica per bambini, ragazzi, adulti, scuole ed insegnanti.
Nel museo, che è completamente accessibile ai disabili, sono disponibili al pubblico una biblioteca specializzata, un bookshop, una caffetteria ed un piccolo giardino.
Immagini
L’entrata del museo da Salizada del Fondego dei Turchi ed il piccolo giardino d’ingresso; foto © Inexhibit
Galleria “Sulle tracce della vita” , la sala dei Dinosauri; foto © Inexhibit
Immagini della sezione “Sulle tracce della vita”, che presenta soprattutto reperti che coprono un periodo che va da 600 milioni a circa un milione di anni fa; foto © Inexhibit
La sala dei “trofei di caccia” e alcune immagini della “wunderkammer”; foto © Inexhibit
Una delle installazioni interattive e viste delle gallerie dedicate al movimento degli animali, alle creature marine e agli uccelli; foto © Inexhibit
In copertina: Museo di Storia Naturale di Venezia, il cortile; foto © Inexhibit