Site icon Inexhibit

Museo Ebraico di Roma e Tempio Maggiore

  • Museo Ebraico di Roma Tempio Maggiore

    Il Museo Ebraico di Roma è un museo di storia e cultura ebraica ospitato nel complesso del Tempio Maggiore affacciato su Lungotevere De’ Cenci.

    In copertina, il Tempio Maggiore o Grande Sinagoga di Roma, sede del Museo Ebraico, visto dal Ponte Fabricio; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

    Storia e sito – il Tempio Maggiore di Roma
    L’idea di creare a Roma uno spazio destinato alla divulgazione della cultura ebraica risale già agli anni ’60 del secolo scorso quando venne aperta la prima sede all’interno della grande sinagoga, ma solo dal 2001 ha inizio l’iter per l’ istituzione di un nuovo e più ampio luogo espositivo, che si conclude con l’inaugurazione del nuovo Museo nel 2005.

    Il museo è collocato nel piano interrato del Tempio Maggiore, un imponente edificio – sito nell’area in cui sorgeva un tempo il quartiere ebraico, il più antico in Italia dopo quello di Venezia  -affacciato sul Tevere nei pressi dell’Isola Tiberina.
    Il museo è collocato nel piano interrato del Tempio Maggiore, un imponente edificio – sito nell’area in cui sorgeva il quartiere ebraico, il più antico in Italia dopo quello di Venezia – affacciato sul Tevere nei pressi dell’Isola Tiberina. Il Tempio Maggiore venne completato nel 1904 su progetto di Vincenzo Costa e Osvaldo Armanni, per rimpiazzare le Cinque Scole, un complesso di cinque sinagoghe che era stato destinato alla demolizione insieme a gran parte dell’insalubre ghetto romano; il ghetto stesso era stato infatti formalmente abolito nel 1970 e le sue mura abbattute diciotto anni più tardi.
    Il quartiere dell’ex ghetto è oggi una delle mete più popolari a Roma, anche per via dell’area archeologica del Portico di Ottavia (che si trova di fianco al museo) e dei molti ristoranti di cucina ebraico-romana (benché solo pochi di essi siano davvero gestiti da ebrei e Kasher, al giorno d’oggi).

    Il Tempio Maggiore di Roma e il sito archeologico del Portico di Ottavia nell’area del quartiere ebraico; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit


    ll museo e la mostra permanente
    Oltre alla Grande Sinagoga e al museo, il complesso del Tempio Maggiore ospita anche il Tempio Spagnolo (sinagoga di rito Sefardita), gli uffici della Comunità Ebraica di Roma, l’Ufficio Rabbinico, il bagno rituale o Mikvè e un archivio storico.
    La collezione del Museo Ebraico si fonda in larga parte sugli oggetti recuperati dalle Cinque Scole e su donazioni da parte di membri della comunità ebraica romana.

    La mostra permanente del museo è suddivisa in otto sale tematiche, in cui vengono presentate la storia della Comunità Ebraica di Roma e vari temi relativi a vita e cultura ebraiche per mezzo di pannelli grafici, documenti, opere d’arte, oggetti in tessuto, pergamene, oggetti religiosi, arredi, abiti, oggetti quotidiani, fotografie e video.

    La Galleria dei Marmi Antichi espone una serie di rilievi, decorazioni e iscrizioni in marmo realizzati tra il sedicesimo e il diciannovesimo secolo, particolarmente significativi per la comunità ebraica romana.
    La Guardaroba dei Tessuti presenta una selezione di preziosi velluti rinascimentali, ricami e tessuti barocchi in seta decorati con fili d’oro tratta dalla collezione di oggetti in stoffa del museo, ricca di ben 900 pezzi.
    Da Judaei a Giudei: Roma e i suoi ebrei narra la storia e le origini della bimillenaria comunità ebraica romana attraverso lapidi, manoscritti e mappe antiche.
    Feste dell’anno, feste della vita è una sala dedicata ai riti di passaggio, alle celebrazioni ed alle feste che segnano la vita ebraica.
    I tesori delle Cinque Scole mette in mostra un serie di oggetti litugici, provenienti dalle antiche cinque sinagoghe romane, tra cui argenti, candelieri, marmi istoriati e oggetti in tessuto.
    Vita e Sinagoghe nel ghetto descrive la vita quotidiana nel quartiere ebraico, la particolare lingua giudaico-romanesca, la tradizionale cucina ebraico-romana, l’architettura e la cultura popolare del ghetto.
    Dall’emancipazione a oggi è dedicata la storia recente della Comunità Ebraica Romana, dalla fine del dominio temporale del Papa su Roma nel 1870 e la conseguente abolizione del ghetto, alla Shoah e alle persecuzioni durante il Fascismo e l’occupazione nazista dell’Italia, fino alla storia della comunità dal dopoguerra ed al ruolo degli ebrei romani all’interno della società e della cultura italiane contemporanee.
    Infine, la Sala dell’ebraismo libico, inaugurata a dicembre 2017, racconta la storia degli oltre 6.000 ebrei libici che arrivarono a Roma come rifugiati nel 1967 dopo la Guerra dei Sei Giorni, e quella della loro antica comunità, attraverso documenti, oggetti e fotografie.

    Il museo e il Tempio Maggiore sono visitabili attraverso visite guidate sia per singoli che per gruppi fino a quaranta persone.
    il museo è chiuso al sabato e nelle seguenti fesività ebraiche: Purim, vigilia di Pesach, Pesach, Yom Ha’azmaut, Shavuot, Tishà Be Av, Rosh Ha Shanà, Yom Kippur, Sukkot/O’Shannà Rabbà, Sukkot, Sheminì Atezeret, and Simhat Torà (sul sito del museo trovate le date esatte per l’anno in corso)

    Museo Ebraico di Roma, indumenti rituali; foto Mike Freedman (CC BY-NC-ND 2.0).

    Un contenitore per la Mezuzah (pergamena rituale ebraica riportante passi della Torah); foto Mike Freedman (CC BY-NC-ND 2.0).

    Un’immagine dell’interno del Tempio Maggiore di Roma; foto Sarahtarno (CC BY-NC-ND 2.0).

    Exit mobile version